Sta per arrivare il momento di un nuovo viaggio nel tempo “alle spalle della Linea Gotica”. È proprio questo il titolo che accompagna la presentazione di una recente ricerca sui rifugi realizzati nella valle del Samoggia durante la Seconda guerra mondiale. I risultati di quel lavoro, svolto da Federico Erioli, sono stati raccolti in un piccolo libro, intitolato Di guerra e di Libertà. Luoghi, fatti e persone tra Valsamoggia e Monte san Pietro, con introduzione storica di Daniel Degli Esposti. Il volume sarà presentato domenica 6 novembre alle ore 16 a Savigno, presso lo Spazio Eventi di Piazzale Bonifica. L’evento è inserito nel programma culturale di Tartófla. 39° Festival internazionale del tartufo bianco.

Durante la presentazione, Daniel Degli Esposti racconterà ciò che accadde alle spalle della Linea Gotica. La narrazione si concentrerà in particolare sulle vicende che riguardarono le comunità di Savigno e Castello di Serravalle. Verrà inoltre proiettato un video 360°, realizzato grazie alla collaborazione con FabLab Valsamoggia. Il filmato riproduce gli interni e ricostruisce le funzioni di uno dei rifugi meglio conservati.

Di guerra e di Libertà è il terzo titolo della collana Appunti per Valsamoggia, curata dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio. Il volume contiene una prima mappatura dei rifugi presenti nel territorio comunale di Valsamoggia e una serie di contributi relativi alle vicende storiche di Monte san Pietro. Nella medesima collana sono già stati pubblicati gli studi relativi ai progetti 1914-1918 Volti e parole. Piccole storie della Grande Guerra a Valsamoggia (2018) e Oggi in Spagna, domani in Valsamoggia (2019).

Alle spalle della Linea Gotica: una piccola anticipazione

Fallschirmjäger tedesco impegnato nel trasporto di munizioni durante il periodo di stasi invernale lungo la Linea Gotica (Bundesarchiv, Bild 183-J28485 / Wahner / CC-BY-SA 3.0)

Fallschirmjäger tedesco impegnato nel trasporto di munizioni durante il periodo di stasi invernale lungo la Linea Gotica (Bundesarchiv, Bild 183-J28485 / Wahner / CC-BY-SA 3.0)

Sono passati quasi ottant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. Eppure, sulle colline tra il Reno e il Samoggia, restano ancora diverse tracce di un conflitto che ha segnato profondamente il territorio e la società che lo abita.

Non è un caso che le colline intorno a Castello di Serravalle siano piene di rifugi militari. Tra l’estate del 1944 e la primavera del 1945, la strada provinciale che collega Zappolino a Savigno è un’importante retrovia del fronte. Alle spalle della Linea Gotica nessuno può sentirsi lontano dalla guerra, neppure i civili. Un motivo? I tedeschi e i fascisti organizzano più volte rastrellamenti in tutto il territorio per arrestare persone capaci di lavorare alla costruzione degli sbarramenti militari. A volte chi viene arrestato finisce dietro le linee dei combattimenti, dove bisogna consolidare le strutture difensive più massicce. Altrimenti, gli ostaggi scavano rifugi e trincee nelle retrovie. Non mancano neppure le deportazioni alle Caserme Rosse di Bologna, l’anticamera dei campi di lavoro nazisti.

Queste (e tante altre) storie caratterizzano l’esperienza di guerra vissuta dalle popolazioni della valle del Samoggia alle spalle della Linea Gotica. Per scoprirne di più, ti aspettiamo domenica 6 novembre a Savigno, dove potrai ascoltare tanti racconti e procurarti il volume Di guerra e di Libertà. 

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