Perché questo blog?
Un altro blog di storia? No, Allacciati le storie è il diario del nostro (cioè di Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti) viaggio nella ricerca storica e nella Public History.
Nella Public History? Ma cos’è?
La Public History è un’altra storia
Per cominciare è tutta un’altra storia, non quella che s’impara a memoria fra i banchi di scuola e svanisce dieci minuti dopo la verifica… Non è neppure un elenco di guerre e imperatori: non si nutre di date, non celebra glorie, non inquadra i potenti lasciando tutti gli altri al buio. Sarebbe inutile, se trasmettesse soltanto nozioni.
Inutile. O sterile, come i racconti pieni di effetti speciali, ma vuoti di senso, dove la storia è soltanto una scenografia dai colori forti: le sfumature della vita e la complessità dell’animo si perdono nella semplificazione di uno schermo piatto, privo di profondità.
Già, la profondità: un viaggio tra lo spazio e il tempo, un’avventura sulle scie lasciate dalle donne e dagli uomini, un percorso di conoscenza e un desiderio di condivisione.
Uno dei testi che ci ha ispirato è senz’altro Apologia della storia o Mestiere di storico di Marc Bloch, ma abbiamo trovato ottimi spunti anche nelle Sei lezioni sulla storia di Edward Carr.
La ricerca storica e la Public History sono il nostro mestiere
Utopia? Illusione? Non ci siamo scelti un mestiere facile, questo è sicuro. Ma ci piace camminare lungo i sentieri e nelle città, frugare negli archivi e risvegliare le memorie. Cerchiamo le storie del nostro passato, perché vogliamo capire come gira e dove va il mondo di oggi. Perché ci piace ricostruire il quadro della storia insieme alle persone che lo dipingono con i pensieri e le azioni di ogni giorno: il mosaico delle loro vicende ci fa scoprire chi siamo attraverso la profondità del passato umano.
Scopri qui cosa facciamo nel concreto.
La Public History è una cosa seria
Non vendiamo fumo, siamo storici: il nostro metodo è lo stesso che guida gli studiosi e i ricercatori delle Università, ma i nostri linguaggi non parlano solo agli addetti ai lavori, vogliamo costruire la storia con tutti coloro che la amano a prescindere da quello che sanno. E tutto questo non ci basta: vogliamo costruirla anche con chi ancora non sa di amarla.
La Public History si fa insieme
Non temiamo la piazza e la tecnologia, il confronto tra le idee ci motiva ad andare sempre più a fondo, ci stimola e ci alimenta (su questo blog di storia sono graditi i commenti!). La storia è poliglotta e anche noi vogliamo esserlo: pensiamo che possa vivere nei teatri e lungo i sentieri, sugli schermi e sul web. Non solo nei libri. La nostra storia non ama i confini: la letteratura, il cinema, la musica, lo sport e la cultura popolare non la spaventano, ma la rendono più viva e la avvicinano alle persone.
Se ne vuoi sapere di più sulla Public History, potresti leggere Public history. Discussioni e pratiche, che puoi anche comprare online. È disponibile anche il libro Verso la public history. Fare e raccontare storia nel tempo presente, di Maurizio Ridolfi.
Il nostro mestiere e questo blog
Su questo blog condividiamo le nostre esperienze di ricerca storica e Public History, segnalando e raccontando i nostri eventi. Ti parliamo anche dei nostri piccoli e grandi progetti, fermandoci via via a riflettere su questo mestiere che ci appassiona tanto. A volte, quando ricostruiamo una storia pronta da raccontare, te la regaliamo in anteprima nella rubrica delle storie al minuto.
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