Martedì 30 luglio 2024 torniamo a Modena per raccontarti, a 80 anni di distanza, la strage di piazza Grande. Proprio il 30 luglio 1944 nella piazza principale della città vengono uccise dai nazisti 20 persone prelevate dalle carceri di Sant’Eufemia. La strage nazista è nota nei suoi contorni principali e in qualche dettaglio, ma crediamo sia utile parlarne e approfondire, non solo per un dovere di memoria. Sulle ragioni e modalità degli eccidi e delle stragi naziste e fasciste, infatti, sono diffuse e radicate convinzioni non sempre corrette. Per non parlare poi di chi strumentalizza il passato a scopi politici e giustifica questi episodi come rappresaglie causate da una inutile e inspiegata violenza resistenziale.

Sarà dunque utile ripercorrere gli antefatti che portarono all’episodio di piazza Grande, delinearne bene le dinamiche, dare un volto e un vissuto a quei 20 nomi, tratteggiare le conseguenze di quegli eventi. Insomma: contestualizzare e approfondire i fatti, cercando di capirli.

La strage nazista: una piccola anteprima

Nella seconda metà di luglio la Resistenza modenese è pronta a far salire l’intensità della lotta di liberazione. La zona libera di Montefiorino non è solo un luogo attrattivo per i renitenti alla leva fascista, ma diventa anche un punto di riferimento ideale. Mentre sui monti si sperimentano forme di amministrazione democratica, in città e nella pianura ci si attiva per logorare le forze armate tedesche e i fascisti. Dal momento che gli anglo-americani stanno risalendo l’Italia centrale, la fine del conflitto sembra davvero avvicinarsi.

Le truppe germaniche e i fascisti sono tuttavia consapevoli di avere scatenato una guerra totale, dalla quale uno dei due schieramenti uscirà annichilito. Quando si sentono minacciati, diversi ufficiali tedeschi applicano fedelmente le direttive impartite dal feldmaresciallo Albert Kesselring per la lotta contro le bande partigiane. I luoghi strategici per i trasferimenti delle truppe e le zone nevralgiche per sostenere lo sforzo bellico nazista devono rimanere “tranquilli” a tutti i costi. In certi casi il semplice sospetto che possano verificarsi atti di resistenza è sufficiente a far scattare provvedimenti drastici.

I modenesi se ne accorgono il 30 luglio 1944. Mentre la fascia pedemontana e l’Appennino sono sconvolti dall’attacco alla zona libera di Montefiorino, in città arrivano “pezzi grossi” delle SS, determinati a scatenare una “guerra ai civili”. Per scoprire cosa accadde in quel giorno d’estate, ti aspettiamo alla nostra passeggiata storica.

Salme delle 20 vittime fucilate in piazza Grande a Modena il 30 luglio 1944 (fondo Tonini, Biblioteca Poletti)

Come partecipare

Per partecipare alla passeggiata storica con Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti, è necessario iscriversi. Occorre inoltre pagare una quota di partecipazione, da versare alla partenza: 10€ a persona5€ per ragazze e ragazzi minori di 12 annigratuito per bambine e bambini minori di 6 anni. Anche i vostri amici a quattro zampe sono i benvenuti!

Il ritrovo è fissato per martedì 30 luglio alle 20:45 in largo Aldo Moro, all’angolo con viale Vittorio Veneto, davanti all’ingresso del Palazzo dei Musei. La partenza è prevista per le ore 21:00. L’evento dura circa 2 ore, comprese le soste per le narrazioni storiche. La passeggiata si svolgerà tutta in centro storico.

Qui sotto trovi il modulo per l’iscrizione alla passeggiata.

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