Domenica 17 luglio 2022 ti aspettiamo al Parco Amendola di Modena per un nuovo appuntamento con la storia. Daniel Degli Esposti racconterà la lunga lotta contro l’apartheid in Sudafrica e farà emergere la figura di un costruttore di pace, l’arcivescovo Desmond Tutu, scomparso il 26 dicembre 2021. L’inizio della narrazione è previsto per le ore 19:30 nell’area eventi accanto al chiosco di Loving Amendola. Subito dopo, proseguono le celebrazioni (con un giorno di anticipo) per l’International Mandela Day, che ricorre ogni 18 luglio per ricordare il compleanno di Nelson Mandela.

L’evento è organizzato da Loving Amendola con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e il sostegno di Coop Alleanza 3.0.

Desmond Tutu e l’impegno per un nuovo Sudafrica

Desmond Tutu è uno dei personaggi più significativi nella storia del Sudafrica tra il XX e il XXI secolo. Nasce nel 1931 e fin da giovane è costretto a fare i conti col razzismo della società in cui vive, dominata dalla minoranza dei bianchi. I discendenti dei colonizzatori boeri (afrikaner) e britannici controllano il potere e nel 1948 fissano stabilmente i principi della segregazione razziale. I neri sono costretti ad affrontare discriminazioni pesanti e solo le chiese mantengono un margine di libertà. Proprio lì s’inserisce Desmond Tutu, che studia teologia e nel 1961 viene ordinato sacerdote.

Negli anni più duri dell’apartheid, quando Nelson Mandela e tanti esponenti della lotta contro il razzismo sono in carcere, Desmond Tutu mantiene vive le loro idee. Non predica soltanto l’accoglienza e il rispetto per il prossimo, ma intrattiene anche rapporti con i politici in esilio e invita gli Stati del mondo a boicottare economicamente il regime sudafricano. Respinge la violenza e cerca sempre una conciliazione tra i contendenti, ma il governo lo giudica pericoloso e nel 1980 gli sequestra il passaporto.

Poco dopo, Desmond Tutu riesce a ottenere nuovamente la possibilità di viaggiare e nel 1984 riceve il premio Nobel per la Pace. Il riconoscimento internazionale lo fa sentire ancora più responsabile nei confronti del mondo, spingendolo a impegnarsi sempre più a fondo per l’allargamento dei diritti. Nel 1985 diventa vescovo di Johannesburg e l’anno successivo è riconosciuto come primate anglicano in Sudafrica.

Quando l’apartheid finisce e Mandela diventa presidente, Desmond Tutu è uno dei principali artefici della “nazione arcobaleno”: non vuole vendetta, ma pace. Proprio per questo, nel 1996, gli viene affidata la guida della Commissione «Verità e riconciliazione».

Per conoscere meglio queste storie e per scoprirne anche altre, ti aspettiamo domenica 17 luglio alle 19:30 nell’area eventi vicino al chiosco del Parco Amendola!

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