In queste settimane un nuovo progetto di Public History scandisce le mie giornate. Sto costruendo un history telling sulla storia di Mirandola dalla Liberazione ai giorni nostri. Anni di lotte, sviluppo e ricostruzioni, dal dopoguerra al post-sisma. Epoche intense e vicine al presente, impossibili da sintetizzare senza isolare un filo rosso. Un tema forte e sentito, capace di condensare gli stimoli e le esperienze di una comunità in movimento. Nel settantesimo anniversario della Costituzione la chiave di lettura è il fondamento della Repubblica: il lavoro.

Le ricerche sulla storia di Mirandola

Il progetto ha avuto inizio tra il 2016 e il 2017 per impulso del Comune di Mirandola. All’inizio Beatrice Tioli ha “mappato” le fonti per ricostruire la storia di Mirandola attraverso il lavoro. Passando ore tra archivi e biblioteche, ha scovato libri, documenti, fotografie, testimonianze e risorse di rete. Questa mole di materiali è stata la base di partenza per le ricerche successive, svolte da me con la collaborazione di Beatrice.

Recuperare i testi fondamentali è stato il primo passo di avvicinamento ai documenti. L’archivio della Camera confederale del lavoro si è ben presto rivelato una miniera di materiali e informazioni. Per ricostruire la storia di Mirandola e le vicende della “Bassa”, poi, è stato indispensabile scandagliare il fondo della Camera del lavoro municipale. Programmi e verbali di assemblee, volantini e lettere di militanti: sfogliando le carte ho avuto la sensazione di respirare (insieme alla polvere) la vita di una sezione sindacale.

Dopo l’immersione negli archivi, però, bisogna sempre tornare ai “fondamentali” del sapere storico. È sempre interessante inquadrare le continuità e i cambiamenti del secondo dopoguerra italiano in una prospettiva g-local. L’osservatorio micro aiuta a comprendere le dinamiche che caratterizzano la dimensione macro, che nel Novecento (il “secolo-mondo”) tende a coincidere con il globo terrestre.

Storia di Mirandola. Lo Zuccherificio di Mirandola nel 1949. Immagine tratta da Wikimedia Commons

Lo Zuccherificio di Mirandola nel 1949. Immagine tratta da Wikimedia Commons

Verso l’history telling

Al termine delle indagini è cominciata la seconda fase del progetto, per la quale è stato determinante il Centro di documentazione del sisma. Il Comune di Mirandola ha stabilito che le ricerche sarebbero state restituite con un history telling. Intrecciare musiche e immagini alle parole della storia è un bel modo per trasmettere la storia di Mirandola.

La formula mi ha stimolato fin da subito. Negli ultimi anni ho messo in scena diverse conferenze-spettacolo, raccontando la storia attraverso vari linguaggi dell’arte. Potendo contare sulla collaborazione della Fondazione Carlo e Guglielmo Andreoli, ho deciso di puntare molto sulla musica. Se hai un approccio più visivo che uditivo, niente paura! Altre emozioni arriveranno dalle splendide immagini che ho scovato nel corso delle ricerche.

Dopo un percorso di progettazione e costruzione durato diverse settimane, sta per arrivare Rimboccarsi le maniche. Storie del lavoro a Mirandola dalla ricostruzione del dopoguerra al post-sisma. Un titolo che spiega lo spirito e la natura dell’operazione: raccontare le vicende della comunità in chiave storica, mettendo in evidenza i nodi salienti del secondo Novecento e proiettando l’attenzione fino alla necessità di una nuova resilienza. Perché dopo il 20 maggio 2012, purtroppo, la parola “ricostruzione” è tornata di stretta attualità: il Centro di documentazione del sisma sta raccogliendo materiale indispensabile per comprenderne le potenzialità e i problemi.

Rimboccarsi le maniche: appuntamento il 1 giugno

Dopo il tempo delle ricerche, si avvicina dunque il momento della restituzione pubblica. Il Comune di Mirandola ha deciso di inserire l’history telling nel calendario delle celebrazioni per la Festa della Repubblica. L’appuntamento per la “prima” è fissato per venerdì 1 giugno alle 19:15 nel cortile del Centro di documentazione del sisma in via Castelfidardo. La cantante Anna Paola Fresia e il chitarrista Nicola Sgarbi “Morgan” daranno voce e note alla storia, eseguendo canzoni che immergeranno il pubblico nelle atmosfere del Novecento mirandolese.

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