Giovedì 15 febbraio alle ore 21 ti aspettiamo in biblioteca Lea Garofalo, nella sala Gabriella Degli Esposti, a Castelfranco Emilia per la narrazione-spettacolo Spine di confine. Lo storico Daniel Degli Esposti ripercorrerà le principali tappe della complessa vicenda del confine orientale e l’attore Federico Benuzzi ridarà voce a persone che vissero sulla propria pelle esperienze traumatiche.

Prenderemo le mosse da una serie di domande: perché la zona dell’Alto Adriatico fu segnata da un alto livello di violenze e intimidazioni nel secondo dopoguerra? Che storia c’è intorno alle uccisioni correlate alle foibe? Quali fattori indussero circa 250.000 persone di lingua e cultura italiana a lasciare i territori assegnati alla Jugoslavia?

La narrazione ti farà scoprire che, a più riprese e in circostanze differenti, diverse persone sono state considerate “nemiche”. Alcune per l’appartenenza a un gruppo etnico, altre perché non condividevano un progetto politico. Com’è stato possibile, allora, porre fine alle violenze più efferate? E come si possono ricordare, oggi, certi traumi senza generare nuove fratture?

Per conoscere le risposte a queste domande, ti porteremo a contatto con vicende storiche poco conosciute. Potrai, così, notare e capire l’impatto di una violenza politica che nel corso dei decenni assunse forme e sembianze diverse. Sarà un modo per ricordare, ma soprattutto per comprendere, una pagina di storia da molti fraintesa.

L’ingresso è gratuito e non è necessaria la prenotazione. L’evento ha il sostegno del Comune di Castelfranco Emilia e si inserisce nel programma per il Giorno del Ricordo. Questa ricorrenza è stata istituita con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 «al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».

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