Dal 2 giugno è disponibile online 452 Antigone e la Resistenza: il film, realizzato dal regista Valerio Di Filippo. Si tratta del racconto di un progetto storico-teatrale, realizzato nell’anno scolastico 2018/2019 presso l’ITES Barozzi. Sotto la guida del professor Vito Valente, gli studenti hanno messo in scena uno spettacolo ispirato alle vicende di alcuni protagonisti della Resistenza modenese, ricordati nei cippi e nei monumenti della città.

Noi – Daniel Degli Esposti e Paola Gemelli – abbiamo collaborato all’iniziativa come consulenti storici, svolgendo diverse attività insieme agli studenti del gruppo teatrale. Gli incontri hanno permesso agli studenti-attori di conoscere meglio le vicende che avrebbero messo in scena.

Un gruppo di studenti dell’ITES Jacopo Barozzi parte alla ricerca delle storie nascoste dietro le “pietre” partigiane sparse per la città. Scoprirà storie incredibili, si imbatterà in vite ordinarie illuminate da gesti eroici, discuterà con storici, testimoni ed una partigiana di nome Aude! Alla fine di tutto: un palcoscenico, una luce nel buio e qualcuno che racconta…

Dal confronto reciproco sono emerse domande utili non soltanto per completare la sceneggiatura teatrale, ma anche per aprire riflessioni storiche di ampio respiro. Perché Modena è lacerata da una guerra totale? Come si può sperare nel futuro, quando l’odio devasta il mondo? Quanto coraggio serve per credere nella pace, dopo i vent’anni anni della dittatura fascista e i venti mesi dell’occupazione nazista?

Questi interrogativi sono emersi in tutta la loro profondità nello spettacolo del 27 maggio 2019. Gli studenti hanno mostrato che la memoria non può essere un esercizio retorico, ma deve diventare una pratica di cittadinanza. Perché ciò avvenga, è indispensabile capire la storia, riflettendo sui modi più problematici del passato. L’arte del teatro fornisce stimoli e suggestioni per affrontare la sfida!

Il video di 452 Antigone e la Resistenza: il film

 

452 Antigone e la Resistenza from Valerio Di Filippo on Vimeo.

Secondo Vito Valente, questo spettacolo avrebbe potuto chiamarsi Modena Spoon River, «perché moltissime sono le lapidi partigiane che popolano vie e piazze della città. Ci passiamo accanto ogni giorno e quasi mai ci facciamo caso, eppure si tratta di storie che hanno forgiato l’identità del luogo in cui viviamo. Non c’è alcun Helmer né Kate, nessuna Maggie o Charlie ma Selvino, Bruno, Ofelia e Arrigo. 452 vite che raccontano una storia vecchia come il mondo: quella di chi si è ribellato a leggi ingiuste in nome di principi più alti come la pietà e la libertà, esattamente come accadde ad Antigone. Un gruppo di ragazzi ha provato a raccontare alcune di queste vite a partire dall’ostinazione di una ragazza di Tebe del V secolo a.C. L’urgenza è la stessa di allora: “come pensare migliore” la propria città ed i suoi abitanti».

Siamo molto felici di avere avuto l’occasione, come Allacciati le storie, di collaborare al progetto. Nei vari incontri con i ragazzi, abbiamo sempre trovato in loro molto interesse e tanta disponibilità a riflettere sul passato per capire il presente. Vederli in scena nel maggio 2019 è stata una grande emozione e rivederli nel bel film di Valerio Di Filippo ci ha nuovamente entusiasmato!

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