Mercoledì 17 gennaio 2024 ti faremo scoprire la storia di una famiglia di ebrei stranieri alla ricerca della salvezza in provincia di Modena. Ci muoveremo tra la fine del 1943 e l’inizio del 1944, incontrando persone che cercarono di sopravvivere alla persecuzione nazista e fascista. Conosceremo donne e uomini pronti a rischiare per dare un aiuto, ma anche gente priva di scrupoli. Faremo tutto questo in una narrazione-spettacolo, intitolata Giulio e le carte della salvezza, viaggiando all’indietro nel tempo grazie alle immagini e alle parole della storia.

La narrazione-spettacolo è il frutto di una nostra ricerca storica originale, iniziata nel 2019 e sviluppatasi fino all’autunno 2023. L’evento comincerà alle ore 21 presso la Sala Redecocca (piazzale Redecocca 1, Modena) e per partecipare, è necessario prenotare.

Una famiglia di ebrei stranieri a Modena: una piccola anticipazione

Nel 1938 le leggi razziste del regime fascista decretano l’espulsione degli ebrei stranieri arrivati in Italia dopo il 1919. Applicare tale provvedimento, però, non è semplice, perché nessuno Stato è disposto a rimpatriare o ad accogliere le persone cacciate. Di conseguenza, quasi tutti gli espulsi rimangono in Italia. Essendo clandestini, vivono ai margini della società.

Le loro vite diventano ancora più difficili con l’inizio della Seconda guerra mondiale, perché le istituzioni li considerano sospetti. Il regime fascista decide di arrestare e condurre in campi di internamento tutti gli ebrei stranieri maschi fra i 18 e i 60 anni. Col passare dei mesi, però, gestire quelle strutture diventa molto difficile. Così, si passa al cosiddetto «internamento libero»: le persone sorvegliate non sono più recluse in campi, ma devono stabilirsi in località indicate dalle autorità e non possono allontanarsi. I luoghi scelti sono abbastanza isolati, con disponibilità di alloggi e una popolazione non molto politicizzata. Diversi paesi della collina e della montagna modenese risultano adatti e diventano destinazioni per gli ebrei stranieri.

Gli internati non subiscono violenze fisiche, ma la loro vita è molto difficile: non possono lavorare e non hanno diritto alle tessere annonarie. I più poveri ricevono un sussidio, ma faticano a procurarsi il minimo indispensabile. Gli altri si mangiano il patrimonio. Poi, però, tutto cambia un’altra volta l’8 settembre 1943, dopo l’annuncio dell’armistizio e l’occupazione nazista. A quel punto, nessuna località modenese è un posto tranquillo. Che fare? Dove andare? Come raggiungere la salvezza?

Per scoprire le risposte a queste domande, seguiremo i passi di una famiglia di ebrei stranieri, che strinse importanti legami nel modenese. Ti aspettiamo il 17 gennaio alla narrazione-spettacolo Giulio e le carte della salvezza.

Come partecipare

Per assistere alla narrazione-spettacolo, è necessario iscriversi e pagare una quota di partecipazione (10€ a persona), da versare all’ingresso in sala.

Qui sotto trovi il modulo per l’iscrizione.

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