Sabato 9 marzo 2024, nel pomeriggio, ci incontriamo al parco Amendola di Modena per il trekking urbano Viva la donna. Nel fine settimana dell’8 marzo, siamo felici di portare il nostro contributo storico, perché la Giornata internazionale della donna diventi un’occasione per maturare una nuova consapevolezza sull’importanza delle lotte per i diritti. Conoscere le conquiste del passato, tenendo presenti anche i loro limiti, è utile per rilanciare l’impegno nel presente e in vista del futuro.
Viva la donna: di cosa parliamo?
Nel corso del trekking, gli storici Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti ti faranno scoprire il contrastato percorso di emancipazione delle donne modenesi e italiane tra il secondo dopoguerra e gli anni Settanta. Le narrazioni scandiranno alcune tappe fondamentali di un processo storico ancora aperto. I primi passi del cammino ci riporteranno nell’atmosfera della Resistenza, quando tutto è ancora da conquistare. Esploreremo, poi, diversi aspetti del protagonismo femminile nel secondo dopoguerra, un’epoca di entusiasmi e di speranze, ma anche di riflussi nel privato.
Procedendo verso gli anni Settanta, c’imbatteremo anche in temi di lungo periodo, che continuano a riguardarci anche oggi: ad esempio, le sfide del lavoro e le violenze contro le donne. Questioni mai completamente risolte, nelle quali si nota con chiarezza l’impronta di una società patriarcale. Osservarle in una prospettiva storica aiuta a comprenderle meglio, per affrontarle con una maggiore consapevolezza.
Come partecipare al trekking urbano Viva la donna
La partenza del trekking è fissata alle ore 15 dal chiosco del Loving Amendola, all’interno del Parco Amendola. Faremo un percorso urbano della durata di due ore, comprese le soste narrative. Al termine del cammino è previsto il ritorno al chiosco del Loving Amendola. La partecipazione all’evento è gratuita e non è necessario prenotare.
L’evento è organizzato da Loving Amendola, in collaborazione con Allacciati le storie. Ha il patrocinio del Comune di Modena e del Consiglio del Quartiere 3.
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6 Marzo 2024 alle 10:45
Ce ne sarebbe tanto bisogno con le giovani : come incrociarle con iniziative sistematiche!
6 Marzo 2024 alle 11:11
Buongiorno Giancarla, nella mia esperienza c’è un’età in cui non si ha tanta voglia di sentirsi vittime e si rifiuta di percepirsi come categoria discriminata. Poi magari si cambia idea di lì a poco, quando si entra nel mondo del lavoro, si va a vivere con un partner, si fanno figli. Allora, a quel punto, si capisce sulla propria pelle il senso di tante cose sentite dire magari a scuola o da persone più anziane.
Devo però dire che ci sono anche giovani consapevoli e che condividono certe lotte. Speriamo in una bella partecipazione per sabato. Buona giornata!