Siamo di parte, ma siamo anche indubbiamente convinti sostenitori della cultura e, quando si avvicina il Natale, non abbiamo grandi dubbi, ma piuttosto tante idee: idee per regali culturali! Negli ultimi anni su questo blog abbiamo consigliato una gran quantità e varietà di libri e lo faremo anche quest’anno. Troverai però anche qualche idea diversa. Sei pronto a scoprirla?

I libri per Natale consigliati da Paola Gemelli

Come già l’anno scorso, anche per questo Natale 2023 i miei consigli sono tutti legati ad autrici. Sono convinta che le donne siano ancora troppo poco presenti in libreria, come nelle librerie di casa. Così la mia “battaglia” per una società più paritaria e inclusiva è appena cominciata e ho ancora molto da fare e consigliare. Penso che scegliere un’autrice femminile sia un modo per sostenere la lotta al patriarcato e pure per aprire di più la nostra mente.

Vita di casa, di Raffaella Sarti

Questo libro è uscito da diversi anni (nel 1999), ma io l’ho scoperto solo recentemente ed è, meritatamente, ancora in commercio. Si tratta di un saggio storico, scritto da una docente universitaria di storia moderna: Raffaella Sarti. Niente paura, però, perché il libro scorre che è una meraviglia, è comprensibile a tutte e tutti ed è decisamente appassionante. Appassionante, sì. Senza portare il lettore in mondi sconosciuti o sui campi di battaglia. Tutto il contrario: l’autrice lo prende per mano e lo accompagna… a casa. Pagina dopo pagina si scopre cosa i nostri progenitori mangiavano a pranzo, con quali posate (se le avevano), in quale ambiente della casa e se in quell’ambiente facevano anche altro… forse ci dormivano? Da soli? E i letti, se c’erano, com’erano fatti? Possono sembrare semplici curiosità, ma dalla quotidianità dell’abitare, mangiare e vestire si comprende davvero tanto della società dell’Europa moderna, tra il 1300 e il 1800.

Dalla parte di lei, di Alba De Céspedes

Ho letto il romanzo di Alba De Céspedes, Dalla parte di lei, tutto d’un fiato. È uno di quei romanzi che “ti tiene lì” finché non lo hai finito. Difficile definirlo: storia d’amore, ma anche romanzo storico e al tempo stesso profondamente intimista. “La storia di un grande amore e di un delitto“: così lo definì la sua autrice. Scritto all’indomani della liberazione e pubblicato nel 1949, non si ritrova nelle antologie e nei manuali di letteratura. Forse è stato “dimenticato” per la realtà che descrive e per il finale sorprendente, troppo forte per i suoi tempi, ma forse anche per i nostri. Eppure è un libro che definirei necessario e urgente. Il lettore, uomo o donna che sia, ci si specchia facilmente e se il riflesso poi non piace, beh, non è colpa del libro. Regalatelo o regalatevelo.

Parole d’altro genere, di Vera Gheno

Il mio terzo consiglio è per un libro che non ho ancora letto, ma a mia discolpa posso dire che sono andata alla sua presentazione, in una bella serata a Castelnuovo Rangone. È un’antologia di scrittrici selezionate dalla sociolinguista Vera Gheno. Mi sembra un’opera di cui ci fosse bisogno, perché anche se in determinati ambienti – come quelli universitari – di letteratura al femminile si parla da tempo, è pur vero che il grande pubblico la conosce molto meno. Nel caso di questa antologia, poi, si superano confini temporali, geografici e di genere per tenere una prospettiva molto ampia e portarci a scoprire che in fondo le donne hanno sempre scritto e, con le loro parole, hanno provato anche a cambiare il mondo. Davvero non abbiamo voglia di leggerle?

I libri per Natale consigliati da Daniel Degli Esposti

Il periodo delle Feste è una delle poche occasioni rimaste per smaltire le (tantissime) letture arretrate che accumulo nel corso dell’anno. Eppure, nonostante le torrette di libri ancora incombenti, a dicembre mi viene sempre voglia di cercare nuovi spunti. Così, i miei consigli per il 2023 sono un mix tra libri che ho appena letto con soddisfazione e altri che sto per procurarmi.

La frontiera, di Alessandro Leogrande

Questo è uno dei libri indispensabili per capire meglio, con la testa e con il cuore, la parte di mondo in cui viviamo. Pubblicato nel 2015, esplora le migrazioni nel Mediterraneo e lungo la rotta balcanica, osservandole da tanti punti di vista differenti. Alessandro Leogrande entra in contatto con persone che hanno scelto di varcare la frontiera e fa emergere l’umanità delle loro scelte esistenziali. Le storie individuali ci aiutano ad andare oltre le menzogne delle “invasioni” e degli “scontri di civiltà”, ma ci insegnano anche a diffidare delle narrazioni stereotipate e vittimistiche, perché tutti gli esseri umani sono soggetti e hanno facoltà di scegliere come realizzarsi. Le storie individuali sono tenute insieme dalla sensibilità e dalla cultura di un intellettuale che ci conduce dritti all’essenza della migrazione, sollecitando riflessioni su come funziona (o non funziona) la società in cui viviamo. Proprio per questa ragione, La frontiera è una bussola preziosa, che continua a orientarci a sei anni dalla prematura scomparsa di Alessandro Leogrande.

Se vi va bene bene se no seghe, di Valerio Minnella con Wu Ming 1 e Filo Sottile

La sera del 12 marzo 1977, quando la polizia sta per fare irruzione nella sede di Radio Alice in via del Pratello a Bologna, Valerio Minnella mette un disco con musiche di Beethoven. Poi pronuncia la frase che è diventata il titolo di questo libro, impossibile da descrivere con una formula standard, al pari del protagonista. Lo definirei un’autobiografia dialogata, perché la voce di Minnella s’intreccia alle riflessioni di Wu Ming 1 (uno dei miei “pallini”) e di Filo Sottile (scrittrice e attivista transfemminista, una gran bella scoperta). In sostanza, è un viaggio meditato e appassionato attraverso la sorprendente esistenza di uno degli artefici del servizio civile e delle radio libere in Italia. La conversazione spazia dall’antimilitarismo all’obiezione di coscienza, dalla Trieste di Franco Basaglia alla Bologna dei movimenti collettivi, dal riflusso alle nuove idee di persone che non smettono di cercare una via alternativa.

Storia passionale della guerra partigiana, di Chiara Colombini

Anch’io sfrutto il terzo consiglio per segnalare un libro che sto per procurarmi. Non vedo l’ora di immergermi nella Storia passionale della guerra partigiana, perché ho già avuto tantissime prove della potenza emotiva sprigionata dalle storie di Resistenza. La scelta della clandestinità contiene la disperazione per un presente insostenibile e il sogno di realizzare un mondo diverso, la speranza di raggiungere la libertà e la paura di non farcela. Per comprendere la complessità della lotta di Liberazione, non basta conoscere i programmi e gli obiettivi delle formazioni partigiane. Abbiamo bisogno di avvicinarci ai pensieri e alle emozioni di chi visse da protagonista le tante esperienze che compongono la Resistenza. Nel recente libro Anche i partigiani però, Chiara Colombini ha già messo in luce una grande padronanza della materia e una notevole capacità argomentativa: anche per questo consiglio vivamente Storia passionale della guerra partigiana.

Regala un evento di Allacciati le storie 

Come forse sai, alcuni nostri eventi sono a pagamento. Il 2024 sarà ricco di proposte di nuove passeggiate storiche sparse tra le province di Modena, Reggio e Bologna. Ti proponiamo allora la possibilità di un’idea davvero originale per regalare cultura. Se la persona a cui stai pensando ama le nostre passeggiate storiche o i nostri incontri di storia, perché non regalargli un buono regalo di partecipazione al numero di eventi che vuoi tu? In pratica si tratta di un buono prepagato, utilizzabile nel corso di tutto il 2024 per partecipare ai nostri eventi a pagamento fino al raggiungimento del valore del buono. Il buono è personale e digitale (ma puoi sempre stamparlo). Per acquistarlo e regalarlo, procedi in questo modo: scegli l’importo (10, 20, 30, 50€ o più… a tua scelta), scrivici una mail a info@allacciatilestorie.it per ricevere le istruzioni per il pagamento, segui le istruzioni ricevute e, al termine della procedura, riceverai la tua fattura e il buono digitale da regalare.

Regala un’adozione, regala un albero al Brasile

Cosa c’entra l’ambiente con la cultura? Non sapremmo spiegarlo, ma di sicuro c’entrano entrambi con noi. Con i nostri trekking storici, ad esempio, cioè con una formula che tiene insieme la storia alla pratica del camminare in città o nella natura, valorizzando un’abitudine che, se diffusa, farebbe molto bene all’ambiente. La storia, per noi, è uno strumento per comprendere meglio i problemi del nostro presente. Tra i tanti problemi che ci affliggono, non possiamo certo dimenticare quello ambientale, che non solo va compreso nelle sue radici storiche, ma va anche affrontato. Chi ha voglia di fare qualcosa di concreto potrebbe ad esempio adottare un albero. È quello che abbiamo fatto lo scorso novembre quando abbiamo regalato un albero Jacaranda ad Allacciati le storie. Lo abbiamo scelto tra quelli che contribuiranno a riforestare la regione di Tapera dos Vital nel nordest del Brasile, un progetto di Modena Terzo Mondo Odv. Per saperne di più: https://gat.to/ill0m.

Conosci la nostra Newsletter?

Per restare aggiornati su tutte le nostre storie e iniziative, è possibile iscriversi alla nostra Newsletter settimanale, in questa pagina.

Spargi la voce!

Conosci una persona interessata? Invia questo contenuto!