Il nostro 2024 si apre già a gennaio con un nuovo corso di storia per adulti a Modena. In tre incontri, Daniel Degli Esposti esplorerà il complesso concetto di “terrorismo”, ricostruendo le principali forme che ha assunto tra la fine dell’Ottocento e i nostri giorni. I posti sono limitati e per partecipare occorre iscriversi compilando il modulo in fondo a questo post.

Un tema attuale e spesso frainteso

Negli ultimi mesi la drammatica escalation del conflitto israelo-palestinese ha riportato in primo piano la questione del terrorismo. L’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 ha provocato una forte impressione, riattivando la paura delle formazioni jihadiste e i pregiudizi nei confronti dell’Islam. Nelle settimane successive l’offensiva militare messa in atto da Israele ha ulteriormente aggravato la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, riaprendo riflessioni sulle violenze generate dall’azione di uno Stato.

Come spesso succede di fronte al terrorismo, il dibattito pubblico è tuttora influenzato da preconcetti, slanci emotivi, informazioni distorte e narrazioni tendenziose. Si sentono molto spesso generalizzazioni che fomentano i discorsi d’odio nei confronti di alcuni gruppi, indicati o percepiti come “nemici”. In questo contesto è dunque ancora più importante ricavare elementi di conoscenza storica per comprendere quel fenomeno complesso chiamato “terrorismo”.

Il corso di storia per adulti La forza della paura. Storia del terrorismo tra la fine dell’Ottocento e il XXI secolo farà emergere le strategie con cui vari gruppi hanno utilizzato il terrorismo come strumento per condizionare gli eventi. Oltre a ciò si metteranno in luce le diverse modalità con cui alcuni Stati hanno dominato “dall’alto”, servendosi del terrore contro i loro popoli.

Struttura del corso di storia per adulti

I tre incontri si terranno giovedì 11 gennaio, giovedì 25 gennaio e giovedì 1° febbraio 2024 con inizio alle ore 18:30 presso la Sala Redecocca (piazzale Redecocca 1, Modena). Ciascun incontro durerà 1 ora e 30 minuti: nella prima parte Daniel Degli Esposti terrà la relazione storica, mentre nella seconda darà spazio alle domande e alle considerazioni delle persone partecipanti.

Gli incontri del corso prenderanno le mosse da queste domande:

  1. Come nasce il terrorismo contemporaneo? Rivolte, attentati e repressioni di Stato tra fine Ottocento e la Seconda guerra mondiale.
  2. “Anni di piombo” o “strategia della tensione”? Il terrorismo in Italia (1964-1982).
  3. Che cos’è il terrorismo jihadista? Istruzioni per non cascare nello “scontro di civiltà”.

Una piccola anticipazione

Il Novecento comincia con l’attentato dell’anarchico italiano Gaetano Bresci al re d’Italia Umberto I. Un altro giorno epocale è il 28 giugno 1914, quando a Sarajevo l’attacco di Gavrilo Princip provoca una scintilla che gli imperialismi e i nazionalismi d’Europa trasformano in un catastrofico incendio, la Grande Guerra. Nel corso del conflitto gli Stati abituano i popoli a individuare il “nemico”, rappresentandolo come un essere pericoloso e abominevole. Mentre la propaganda aizza l’odio, molti governi utilizzano la paura come strumento di controllo nei confronti del popolo.

Negli anni Venti e Trenta i regimi totalitari “perfezionano” questi meccanismi per affermare il loro potere. Durante la Seconda guerra mondiale, tuttavia, l’Europa occupata dai nazisti e dai fascisti diventa una terra di Resistenze. Tra i gruppi “ribelli”, attivi nella clandestinità, diversi compiono sabotaggi, realizzano attentati e conducono forme di guerriglia.

Il terrorismo non scompare neppure nel “trentennio glorioso” del secondo dopoguerra. In Italia, ad esempio, si delinea la «strategia della tensione», con cui i moderati cercano di “controllare” la democrazia. È una pagina di storia poco nota all’opinione pubblica, perché lo stragismo neofascista e le azioni delle Brigate Rosse sono spesso confusi e sovrapposti nell’immaginario collettivo degli italiani.

Storia del terrorismo in Italia. Milano, piazza Fontana. L'interno della sede della Banca nazionale dell'Agricoltura dopo l'esplosione della bomba il 12 dicembre 1969

Milano, piazza Fontana. L’interno della sede della Banca nazionale dell’Agricoltura dopo l’esplosione della bomba il 12 dicembre 1969

Ancora più difficile è superare altri stereotipi, come quello dello «scontro di civiltà» fra Occidente e islam, che si è diffuso sensibilmente dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Prima Al-Qaeda e poi l’ISIS sono diventati spauracchi per le popolazioni degli Stati Uniti e dei Paesi europei. Mentre gli attentati in Occidente (Londra, Madrid, Parigi, Nizza, Bruxelles) generano un’eco clamorosa, le azioni terroristiche compiute in Medio Oriente e nel Corno d’Africa trovano soltanto spazi risicatissimi sui media. Comprendere le contraddizioni della retorica sullo scontro di civiltà è molto importante non soltanto per essere intellettualmente onesti, ma anche per creare relazioni più pacifiche, solidali e costruttive.

Come partecipare

Per partecipare al corso di storia per adulti, è necessario iscriversi e pagare una quota di partecipazione, da versare all’ingresso in sala. Scegliendo di frequentare tutti e 3 gli incontri, il costo è di 27€ a persona. Altrimenti, il prezzo d’ingresso a ciascun incontro è di 10€.

Al momento i posti sono esauriti, ma è attiva una lista d’attesa: in caso di rinunce, riceverai una comunicazione via e-mail.

Qui sotto trovi il modulo per l’iscrizione alla lista d’attesa.

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