Fra il 30 luglio e il 3 agosto 1944 le truppe tedesche attaccano in forze la zona libera di Montefiorino. I partigiani della montagna modenese e reggiana non hanno possibilità di resistere e sono costretti a sganciarsi. I più determinati a proseguire la lotta si spostano nelle valli vicine e cercano di riorganizzarsi. Le difficoltà non mancano: i collegamenti sono difficili e qualcuno perde la fiducia nei comandi.

Partigiani a Ospitaletto

Intorno al 10 agosto una formazione di circa 300 uomini, staccatasi dalla divisione di Marcello Catellani, si insedia presso alcune case coloniche a Ospitaletto di Marano sul Panaro. La guida Adolfo Bambini (“il Toscano”), un combattente deciso a continuare la lotta nonostante le difficoltà. Passa poco tempo ed elementi ostili alla Resistenza segnalano ai fascisti la presenza dei partigiani.

Nel pomeriggio del 12 agosto una piccola squadra della Guardia nazionale repubblicana di Marano e Vignola parte per attaccare i “ribelli”. I fascisti, però, sono in inferiorità numerica: perdono il camion e si rifugiano in una casa colonica. I militi di Salò si salvano poco dopo, poiché l’arrivo di rinforzi tedeschi impegna i partigiani in un combattimento. Nel corso degli scontri il vice-comandante della formazione Mario Allegretti coglie i nemici alle spalle, mettendoli in fuga.

I nazisti ripiegano, lasciando sul terreno cinque uomini. Mentre scendono a valle, le truppe accusano i contadini Marino e Leonidio Vandelli di aver coperto la fuga dei “ribelli”. Sono padre e figlio, colti nei campi quasi per caso. Passano insieme momenti convulsi, presto interrotti dagli spari di chi non si fida del loro silenzio. Muoiono così, uno accanto all’altro.

Una violenza protratta nel tempo

All’alba del 13 agosto comincia la vendetta. Aiutati dai fascisti, i nazisti della Veterinär-Kompanie 362 (362. Infanterie-Division) impiccano nel borgo di Ospitaletto cinque partigiani prelevati dal carcere vignolese di Villa Santi: sono Aldo Casalgrandi, Luciano Orlandi, Primo Terzi, Antonio Maccaferri e Geo Ballestri. Dopo aver proibito di rimuovere i corpi, si radunano nella piazzetta dello Spino per pianificare la terra bruciata.

Nel pomeriggio i reparti nazisti uccidono civili, incendiano cascine e massacrano il bestiame. Muoiono Gino Baranzoni, Augusto Cavedoni, Giuseppe Ferrari, Caterina Gualmini, Giuseppe Leonelli, Adalgisa Ronchi, Clarice Ronchi, Maria Savigni, Teobaldo Savigni e Alberto Severi. Quando scende la sera, gli esecutori della strage impongono che nessuno rimuova i corpi dei morti e le carcasse degli animali fino al Ferragosto.

Le operazioni antipartigiane ripartono il 17 agosto, sfruttando le difficoltà organizzative della Resistenza. Con la collaborazione dei fascisti, i nazisti raggiungono Selva di Puianello e le zone di confine tra Ospitaletto e Serramazzoni. I partigiani vengono sorpresi all’alba e accusano diverse perdite tra morti e prigionieri. Perdono la vita Agostino Longini, Ivaldo Maccaferri, Livio Arrigo Pelliccioli e Giorgio Fontanili. Secondo le testimonianze raccolte presso la comunità locale, sette ostaggi vengono uccisi a Ospitaletto il 25 agosto. Sul loro conto le notizie sono tuttavia ancora imprecise, eccezione fatta per Corrado Tagliavini e Antonio Ferrari.

I silenzi del dopoguerra

Dopo le tragedie dell’agosto 1944 nessun membro della comunità biasimò pubblicamente i delatori. Le famiglie delle vittime cercarono nella discrezione e nella vicinanza reciproca gli stimoli alla ripresa di una normalità altrimenti impossibile. La comunità preferì mantenere un profondo riserbo sulla strage, al punto che le spie non furono denunciate neppure nel dopoguerra. Nessuno sentì il desiderio di riaprire le ferite inferte dal conflitto. Il dolore del lutto rimase confinato nel silenzio delle colline rurali, che cercarono di riprendere i ritmi della quotidianità.

Conosci la nostra Newsletter?

Per restare aggiornati su tutte le nostre storie e iniziative, è possibile iscriversi alla nostra Newsletter settimanale, in questa pagina.

Spargi la voce!

Conosci una persona interessata? Invia questo contenuto!