biografia storica - Mario RicciSabato 7 dicembre 2019 racconterò, insieme al professor Luca Maria Caffaro, una biografia storica. Nella 67^ edizione della rassegna LibriAMOdena, presenteremo infatti il catalogo della mostra Mario Ricci “Armando” dal mito alla storia. Dopo il grande successo dell’esposizione, allestita a Pavullo nel Frignano e alla Festa de l’Unità di Ponte Alto, questo evento riaccenderà i riflettori su un protagonista del Novecento emiliano e italiano.

Mario Ricci è stato infatti emigrante in Francia per ragioni di lavoro, miliziano delle Brigate internazionali nella guerra civile spagnola, comandante partigiano, sindaco di Pavullo nel Frignano, onorevole della Repubblica italiana e simbolo della Resistenza modenese. In questo post ho scritto una brevissima sintesi della sua biografia storica.

La presentazione del catalogo inizierà alle ore 16:40 presso la Sala Europa di Piazza Grande e durerà circa 45 minuti. In occasione dell’evento sarà possibile acquistare una copia del catalogo, pubblicato da Almayer editore.

L’importanza e il fascino della “biografia storica”

Mario Ricci “Armando” dal mito alla storia è il risultato di una ricerca che mira a raccontare il Novecento a partire dalla vita di un personaggio molto significativo ed emerso “dal basso”.

Per raggiungere l’obiettivo, ho deciso di percorrere la strada della “biografia storica”. Ho quindi ricostruito le vicende pubbliche di Mario Ricci, adottando un approccio diverso da quello del classico Armando racconta. In quel libro-intervista, Ada Tommasi De Micheli non mette mai in dubbio le narrazioni del protagonista, né le inserisce nel loro contesto. L’autrice si limita a rendere scorrevoli e gradevoli le parole di un testimone carismatico, ma troppo poco scolarizzato per fare i conti con la lingua scritta.

Foto dal fondo Tonini - Biblioteca civica d'arte Luigi Poletti (Modena) - dalla Resistenza alla Repubblica

Alla “Giornata di gloria” delle Brigate Garibaldi partecipano alcuni tra gli esponenti più in vista del Partito comunista italiano. In primo piano, da sinistra, si notano Mario Ricci “Armando” (in camicia chiara), Luigi Longo, Palmiro Togliatti, Pietro Secchia. Foto dal fondo Tonini – Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti (Modena)

Armando racconta riporta le memorie del protagonista, filtrate dalla bella penna di una giornalista. Non è dunque una “biografia storica”, né un libro “di storia”. Dal lavoro di ricerca – che ho condotto insieme a Luca Caffaro, Martina Pattuzzi e agli studenti dell’IIS Cavazzi-Sorbelli di Pavullo nel Frignano – emerge invece una ricostruzione che rispetta i criteri di scientificità del metodo storico.

Una storia di vita per leggere il Novecento emiliano, italiano ed europeo

Mario Ricci “Armando” dal mito alla storia utilizza l’approccio biografico per avvicinare il pubblico alla storia del Novecento. La vita del protagonista consente infatti di osservare in scala ridotta alcuni dei fatti più significativi del “secolo breve”. Le peripezie di “Armando” coincidono con alcuni momenti decisivi per gli sviluppi del Vecchio continente.

Raccontare gli snodi del Novecento dalla prospettiva di un singolo individuo è una sfida stimolante. Lo storico deve infatti impegnarsi ad analizzare le scelte personali, collocandole nei contesti collettivi. Il pubblico si trova invece di fronte all’esistenza di una persona in cui molti possono – almeno in parte – rispecchiarsi. Questa “vicinanza” emotiva aiuta ad abbattere la barriera dell’estraneità temporale, facendo sentire la vitalità della storia.

Con Armando nel cuore - Mario Ricci "Armando" a Madrid negli anni Ottanta per l'incontro tra i miliziani delle Brigate Internazionali. Foto di Dolver Bortolini, pubblicata nella mostra Mario Ricci "Armando" dal mito alla storia - Festa dell'Unità Modena

Mario Ricci “Armando” a Madrid negli anni Ottanta per l’incontro tra i miliziani delle Brigate Internazionali. Foto di Dolver Bortolini, pubblicata nella mostra Mario Ricci “Armando” dal mito alla storia

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