Domenica 21 aprile 2024 ti faremo scoprire la storia della Resistenza a Monte San Pietro nel trekking Passi partigiani. Cammineremo tra Calderino, Ponte Rivabella e l’orto-giardino “Il Biricoccolo” per raccontarci ciò che accadde sulle colline intorno al torrente Lavino tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945.

Muoveremo i nostri passi in un giorno dal forte valore simbolico per il territorio bolognese, perché la città e i comuni più occidentali della provincia furono liberati proprio il 21 aprile 1945. In quei momenti Monte San Pietro “era già nel dopoguerra” da un paio di giorni, perché i partigiani della 63^ Brigata “Bolero” e le truppe alleate l’avevano liberata il 19 aprile. A cosa si deve questo “anticipo”? E quali furono le caratteristiche della Resistenza tra la valle del Lavino e le prime balze dell’Appennino? Quante e quali persone furono coinvolte nella lotta di Liberazione?

Gli storici Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti risponderanno a queste domande nelle narrazioni che scandiranno il percorso del trekking, che è inserito nel Festival narrativo del paesaggio, promosso dalla Città metropolitana di Bologna in connessione con i sei distretti culturali. Mentre aspettiamo di cominciare il cammino, ti proponiamo un piccolo “assaggio”…

La Resistenza a Monte San Pietro: un’anteprima

Dopo l’8 settembre 1943 le truppe della Germania nazista occupano l’Italia centro-settentrionale, incaricando Mussolini di formare un nuovo Stato fascista per sostenere la guerra di Hitler. Quando il duce chiama i giovani a prestare il servizio militare, molti non si presentano. Il governo li accusa di tradimento e pronuncia la condanna a morte nei loro confronti. I renitenti alla leva bolognesi non si sentono più al sicuro né in città, né nelle loro case. Devono nascondersi e molti si dirigono istintivamente verso le montagne. Attraversano le valli del Lavino e del Samoggia in cerca di luoghi remoti.

Nel corso dell’autunno questo flusso di giovani disperati convince alcuni antifascisti che è arrivato il momento di organizzare una lotta di liberazione. È il caso dell’operaio Amleto Grazia, nato a Monte San Pietro nel 1895. Ha quasi cinquant’anni e porta addosso le sofferenze del confino, eppure è ancora convinto che si possa costruire una società più giusta. Così, sulle colline a ovest di Bologna, raduna intorno a sé un gruppo di giovani, formando il battaglione “Monaldo”, uno dei primi nuclei della 63^ Brigata “Bolero”.

Per scoprire gli sviluppi della Resistenza a Monte San Pietro, ti aspettiamo al trekking storico Passi partigiani.

Come partecipare al trekking storico Passi partigiani

L’appuntamento è per domenica 21 aprile alle ore 15:00 a Calderino (Monte San Pietro). Ci ritroviamo davanti al Municipio, in via della Pace 2. Il percorso, in grandissima parte pianeggiante, non presenta difficoltà. Consigliamo di indossare scarpe comode e adatte a una passeggiata lungo un facile percorso fluviale. È inoltre utile portare con sé una scorta d’acqua.

Il trekking si concluderà dopo circa 2 ore e 30 minuti con l’ultima narrazione nel monumento “Intrecci di memoria”, realizzato presso l’orto-giardino “Il Biricoccolo”.

La partecipazione all’iniziativa è gratuita e non è necessaria la prenotazione. L’evento è organizzato dall’Ufficio cultura del Comune di Monte San Pietro.

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