Negli ultimi mesi ho ripercorso diverse volte la storia della Costituzione italiana, curando progetti didattici e iniziative per adulti. A convogliare l’interesse sul tema ci ha “pensato” il calendario civile, che nel cuore dell’inverno ha ricordato alla Repubblica il settantesimo anniversario della Carta fondamentale. Questa ricorrenza ha sollecitato diverse istituzioni e associazioni a riflettere sulla stagione in cui gli italiani hanno costruito la democrazia. Perché le radici della Costituzione stanno proprio nella complessità di quell’epoca. Un tempo di slanci e di stenti, tanto carico di partecipazione quanto denso di attese. Un periodo da restituire alla conoscenza storica, sottraendolo alle distorsioni delle polemiche politiche.

Storia della Costituzione. La scheda che gli elettori italiani ricevettero il 2 giugno 1946, in occasione del referendum sulla forma istituzionale dello Stato. Nello stesso giorno furono scelti i membri dell'Assemblea costituente, che nei 18 mesi successivi avrebbe elaborato la Costituzione

La scheda che gli elettori italiani ricevettero il 2 giugno 1946, in occasione del referendum sulla forma istituzionale dello Stato. Nello stesso giorno furono scelti i membri dell’Assemblea costituente, che nei 18 mesi successivi avrebbe elaborato la Costituzione

La Public History come “bussola del presente”

Il settantesimo anniversario della Carta non è giunto nel momento storico più favorevole alle riflessioni sul passato. Nella società italiana sono ancora avvertibili gli echi del referendum che due anni fa ha polarizzato l’opinione pubblica. In parecchi casi le banalizzazioni della contesa politica hanno contribuito a distorcere non solo il presente, ma anche la storia della Costituzione. Diversi protagonisti hanno dunque proposto narrazioni finalizzate a sostenere la propria posizione, anche al costo di generare confusioni ed equivoci di senso.

Le polemiche hanno così lasciato un’eredità di contrapposizione e smarrimento, rabbia e disimpegno. A poco più di settant’anni dalla nascita della Repubblica, l’Italia sembra(va) ormai disaffezionata alle pratiche della democrazia rappresentativa. Proprio in una fase così delicata, ho sentito l’esigenza di recuperare la storia della Costituzione. Perché per me e Paola conoscere il passato non è soltanto un passatempo o un lavoro, ma anche e soprattutto un modo per orientarci nel nostro mondo. Ed è un approccio che funziona, anche se non sempre aiuta a tranquillizzarsi…

Storia della Costituzione. Anziane elettrici di Castelvetro in posa per il loro primo voto. Foto di Giuseppe Simonini, archivio del Gruppo Mezaluna-Mario Menabue

Anziane elettrici di Castelvetro in posa per il loro primo voto. Foto di Giuseppe Simonini, archivio del Gruppo Mezaluna-Mario Menabue

La storia della Costituzione nel flusso del dopoguerra italiano

Ripercorrendo a ritroso la storia della Costituzione, ci siamo resi conto di quanti principi siano rimasti sulla carta. Gli stimoli propositivi della legge fondamentale erano troppo lontani dalla realtà di un Paese arretrato e moderato, reduce dal fascismo e semidistrutto dalla guerra. Quanta distanza tra i dibattiti dei costituenti e le vicende del popolo! Eppure, se potessimo isolare questi due quadri, li troveremmo entrambi carichi di sfumature. Sfaccettati, problematici e impossibili da ridurre a una battuta.

Era senz’altro difficile sintetizzare il pensiero politico delle sinistre con la dottrina cattolica e la tradizione liberale, ma la vita di tutti i giorni non era certo da meno. L’ambito “macro” delle istituzioni e quello “micro” delle comunità ponevano infatti gli individui di fronte a scelte decisive. Che fare?

Questa domanda è la stessa che ci accompagna oggi. Cambiano i contesti delle decisioni, ma non la responsabilità delle azioni. E anche nel Duemila le circostanze delle nostre vite sono piuttosto intricate e intrecciate. Dopotutto, oggi come ieri, la complessità è la cifra più significativa dell’umanità, dall’alto al basso della scala sociale.

I principi fondamentali della Costituzione… in cammino

Un ottimo modo per comprendere il senso e la storia della Costituzione è mettersi in cammino. Non solo metaforicamente e con l’intelletto, ovvero attraverso la ricerca, ma anche lungo le strade. Nelle città e nei paesi dell’Emilia-Romagna sono tanti i luoghi che portano la memoria del secondo dopoguerra. Non parlo soltanto di monumenti e cippi che commemorano fatti d’armi: mi riferisco soprattutto a spazi in cui le comunità hanno trovato un modo di raccontare una parte di sé stesse nel quadro della storia nazionale.

La pista ciclabile tra Castelnuovo Rangone e Montale sembra fatta apposta per un viaggio nella Public History. Il tracciato corre attraverso le campagne e unisce i due centri abitati, a lungo divisi dalle dinamiche del progresso industriale. Là dove il traffico e gli odori delle porcilaie scoraggiavano i passi dei camminatori e le pedalate dei ciclisti, oggi s’incontrano gruppi di persone che si allenano o si concedono un po’ di relax.

Nel contesto di Castelnuovo Rangone questa non è una dinamica inusuale. Da qualche lustro, ormai, il “distretto delle carni” cerca di stabilire nuovi equilibri con il paesaggio, aprendo spazi a chi vuole camminare o pedalare. Nel complesso la sfida è tutt’altro che semplice, poiché lo sviluppo ha portato squilibri ambientali e sociali, ma alcuni spazi funzionano. Proprio come la pista ciclabile Castelnuovo-Montale, che “accompagna” i passanti con un percorso di 12 pannelli, dove stanno scritti i principi fondamentali della Costituzione. Una traccia che seguiremo domenica 22 luglio…

Castelnuovo Rangone e le sue campagne in un'illustrazione del secondo dopoguerra. Foto archivio Gruppo Mezaluna-Mario Menabue. Storia della Costituzione

Castelnuovo Rangone e le sue campagne in un’illustrazione del secondo dopoguerra. Foto archivio Gruppo Mezaluna-Mario Menabue

Appuntamento domenica 22 luglio per la camminata della Costituzione!

Domenica 22 luglio la Festa de l’Unità di Castelnuovo Rangone si animerà con la camminata della Costituzione. Il percorso si snoderà lungo la pista ciclabile per Montale, dove le militanti del circolo Caos leggeranno i principi fondamentali della Carta. Al termine dei loro interventi, toccherà a me ricostruire il contesto storico del secondo dopoguerra, dall’Assemblea costituente agli scenari del Paese.

Sarà una sfida stimolante, poiché recuperare la storia della Costituzione è il primo passo per comprendere il senso e il significato dei suoi principi. E senza capire il perché delle scelte, proprie o altrui che siano, non si può avere una piena consapevolezza di quello che accade.

La partenza è prevista alle 8:30 del mattino, col fresco, in piazza Roma. La camminata misura circa 7km, non è competitiva ed è gratuita. Sono previsti momenti di ristoro in un punto intermedio e all’arrivo, presso la Sala delle mura di Castelnuovo Rangone.

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