Che cosa accade alle persone di lingua e cultura italiana nelle terre del confine orientale dopo la Seconda guerra mondiale? E quali sono le cause delle tensioni che per decenni lacerano la zona dell’Alto Adriatico? Queste domande saranno il filo rosso della narrazione storica Ricordo di un esodo, in programma a Guiglia venerdì 9 febbraio. Nel corso della serata Daniel Degli Esposti inquadrerà le tragiche vicende legate alle foibe e l’esodo istriano, fiumano e dalmata nella complessa vicenda del confine orientale.

La narrazione ricostruirà i fatti avvenuti nell’area dell’Alto Adriatico tra la Grande Guerra e il passaggio di Trieste alla Repubblica italiana (1954). La ricostruzione storica farà emergere i riflessi di queste vicende sulla provincia di Modena.

L’evento si terrà nella Sala degli Scolopi e comincerà alle ore 20:30. La partecipazione è libera e gratuita, senza necessità di prenotazione, grazie al sostegno del Comune di Guiglia – assessorato alla Cultura.

Ricordo di un esodo: una piccola anteprima

Nei territori dell’Alto Adriatico il secondo dopoguerra è un periodo storico particolarmente delicato. Il conflitto ha contribuito a radicare l’utilizzo della violenza contro tutti coloro che vengono individuati come “nemici”. Moltissime persone si sono inoltre abituate o rassegnate alla brutalità delle azioni militari. Non è per niente facile placare i rancori, trasformare la lotta armata in confronto politico e attivare un dialogo. Per molti è più semplice immaginare una “semplificazione della convivenza”, rendendo più omogenee le comunità.

Così, nei territori istriani, fiumani e dalmati, chi parla italiano si sente in pericolo. Le notizie dell’uccisione di circa 4.000/5.000 persone per mano degli jugoslavi contribuiscono a diffondere la paura all’interno delle comunità. Molte famiglie non vogliono neppure partecipare alla costruzione della Repubblica popolare federale di Jugoslavia, perché respingono le idee comuniste, descritte per anni in modo spaventoso dalle strutture educative e dalla propaganda nazionalista.

I tormenti del dopoguerra sono, pertanto, i “frutti avvelenati” di politiche repressive, tensioni latenti e problemi irrisolti. Li ripercorreremo venerdì 9 febbraio a partire dalle ore 20:30 nella narrazione storica Ricordo di un esodo. Ti aspettiamo nella Sala degli Scolopi di Guiglia!

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