C’è aria di nuovo quest’anno nel piano dell’offerta formativa che il Comune di Sassuolo ha inviato nei giorni scorsi alle scuole del territorio. L’Istituto Gramsci Sassuolo, attivo sulla scena culturale dal 1999, propone due laboratori di didattica della storia in collaborazione con gli storici Daniel Degli Esposti e Paola Gemelli.

Le attività sono rivolte alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado e alle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado.

Il mestiere dello storico: la comunicazione nella società di massa

Il primo dei due laboratori proposti ha la finalità di trasmettere agli studenti alcune delle competenze tipiche di chi fa il mestiere dello storico. Si tratta in particolare dell’attività di analisi e interpretazione delle fonti. Lo storico sottopone all’esame degli studenti esempi di comunicazione e propaganda, elaborati nella prima metà del Novecento italiano e rivolti alla società di massa.

Nel corso dell’attività fornisce tutti gli elementi utili alla loro contestualizzazione, non rendendo necessarie conoscenze pregresse sugli argomenti. La metodologia è ludica e interattiva: tocca ai ragazzi, lavorando in gruppo, interpretare i documenti e svelarne la natura.

Il laboratorio si articola in un incontro di 2 ore per ogni classe aderente e l’attività si svolge in aula con l’ausilio di una lavagna LIM.

Obiettivi

  • Rafforzare la conoscenza del metodo storico e la capacità di applicarlo;
  • Divenire consapevoli che, per farsi un’idea di come stanno le cose, è sempre importante fare un’analisi e confrontare più fonti, tenendo presente che esistono tante narrazioni diverse sullo stesso fatto;
  • Difendersi rispetto al diffondersi di bufale e false notizie oggi;
  • Imparare a riflettere prima di formulare un giudizio;
  • Acquisire spirito critico.
Laboratori di didattica della storia. Doppia pagina dalla rivista fascista La difesa della razza, che contribuisce a diffondere la teoria del complotto ebraico, collegata ai Protocolli dei savi anziani di Sion. Tra Ottocento e Novecento questa pubblicazione, un clamoroso esempio di falso storico, diventa un best-seller, alimentando l'antisemitismo in Europa e nel mondo

Doppia pagina dalla rivista fascista La difesa della razza, che contribuisce a diffondere la teoria del complotto ebraico. I sospetti si collegano ai Protocolli dei savi anziani di Sion, una pubblicazione costruita ad arte per diffondere l’idea della cospirazione giudaica. Tra Ottocento e Novecento i Protocolli diventano un best-seller, alimentando l’antisemitismo in Europa e nel mondo: pur essendo un clamoroso esempio di falso storico, riescono a “convincere” milioni di persone…

Scritture e immagini della Grande Guerra “dal basso”

Il secondo laboratorio ripercorre la ricerca legata al progetto Le casse ritrovate. Scritture e immagini della Grande Guerra dal basso. Nel centenario della Prima guerra mondiale gli studenti entrano in contatto con gli scritti dal fronte del soldato modenese Medardo Venturelli e del medico parmense Vaifro Agnoli. Completa il quadro la raccolta fotografica dello stesso Agnoli.

Laboratori di didattica della storia. Una cartolina inviata dal soldato Medardo Venturelli alla fidanzata Maria Borelli.

Una cartolina inviata dal soldato Medardo Venturelli alla fidanzata Maria Borelli

Nel corso dell’attività lo storico fornisce sinteticamente tutti gli elementi utili alla contestualizzazione delle fonti, non rendendo necessarie conoscenze pregresse sulla Prima guerra mondiale. La metodologia è quella del laboratorio sulle fonti. Attraverso l’analisi di gruppo gli studenti ricavano elementi per comprendere come le scritture e le fotografie permettessero agli individui coinvolti nel conflitto di rappresentare il proprio punto di vista.

Il laboratorio si articola in un incontro di 2 ore per ogni classe aderente. L’attività si svolge in aula con l’ausilio di una lavagna LIM.

Obiettivi

  • Rafforzare la conoscenza del metodo storico e la capacità di applicarlo;
  • Imparare ad analizzare fonti storiche di tipo privato (diari e lettere);
  • Acquisire elementi di lettura delle fotografie e delle immagini come fonti storiche;
  • Riflettere sui punti di vista delle narrazioni storiche relative alla Prima guerra mondiale, prendendo in esame fonti che adottano una prospettiva “interna” e “dal basso”;
  • Comprendere l’impatto della Prima guerra mondiale sulla vita quotidiana dei militari e dei civili.
Laboratori di didattica della storia. Una delle foto ritrovate da Fausto Corsini nella cassa di Vaifro Agnoli, impegnato nel gennaio 1918 come ufficiale medico del Regio Esercito in Vallarsa.

Una delle foto ritrovate da Fausto Corsini nella cassa di Vaifro Agnoli, impegnato nel gennaio 1918 come ufficiale medico del Regio Esercito in Vallarsa.

Come richiedere i laboratori?

I laboratori proposti dall’Istituto Gramsci Sassuolo sono pubblicati sul piano dei progetti educativi per l’anno scolastico 2018/2019. Lì i docenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado possono trovare ulteriori informazioni sullo svolgimento delle attività, oltre ai moduli necessari per la prenotazione.

Il periodo di attuazione dei laboratori si estende da ottobre 2018 a maggio 2019. Le adesioni devono essere comunicate al Servizio Istruzione del Comune di Sassuolo entro il 28 settembre 2018.

Per informazioni contattare l’Istituto Gramsci Sassuolo all’indirizzo e-mail istitutogramscisassuolo@gmail.com.

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