In questi giorni si discute molto di un noto giornalista italiano che ha scritto un libro a tema storico senza avere la padronanza della materia. Il risultato è un libro che contiene inesattezze e sostiene tesi non scientificamente fondate. L’autore dà un’interpretazione sbagliata di un periodo del Novecento italiano, finendo per riabilitare la dittatura fascista. Se ne discute tanto non solo perché il giornalista ha avuto spazio sul piccolo schermo, ma anche perché tale libro è ben piazzato nelle classifiche di vendita. Dunque sembrano esserci tre ordini di problemi:

  1. la mancanza di professionalità dell’autore;
  2. la scelta di far passare per un prodotto culturale qualcosa che non lo è;
  3. la facilità con cui il pubblico “abbocca” a questo tipo di contenuti.

È un problema enorme, ma nel nostro piccolo abbiamo pensato di provare “a farci qualcosa”. Ci è venuta l’idea di proporti liste tematiche di consigli per le tue letture. L’idea è di pubblicarne una a settimana, in particolare in questo periodo di semi-lockdown prenatalizio. Così potrai scegliere alcuni libri da regalare o regalarti.

Abbiamo messo da parte la modestia e deciso di cominciare con i nostri libri, quelli scritti da noi. 🙂 Dal prossimo post saremo meno autoreferenziali, anche se proporremo comunque solo letture che abbiamo “testato”. Cominciamo!

1. Miseria e manette

Una delle parole chiavi del nostro tempo è senz’altro “sicurezza”: chi sostiene che non ce ne sia abbastanza, spesso invoca il carcere (se non peggio) come rimedio certo e assoluto. Ma le cose stanno veramente in questi termini? Il carcere risolve davvero i problemi che sono alla base dell’insicurezza effettiva e di quella percepita? O piuttosto genera un circolo vizioso che fa comodo a qualcuno? Abbiamo cercato di ricostruire la storia di un carcere della provincia modenese, proponendolo come caso di studio per capire meglio cosa succedeva tra quelle mura, chi ci finiva dentro e chi, come sorvegliante, finiva per trascorrervi una vita intera insieme alla propria famiglia. Nello specifico, si tratta del carcere mandamentale di Sassuolo a cui facevano capo anche i comuni di Fiorano Modenese, Maranello, Prignano sulla Secchia, Montefiorino e Frassinoro.

Momento di festa nel cortile delle carceri sassolesi (Natale 1956).

Momento di festa nel cortile delle carceri sassolesi (Natale 1956).

Il libro Miseria e manette. Il carcere mandamentale di Sassuolo (1861-1968), di Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti è stato pubblicato da Incontri editrice nel 2019.

2. Radici di futuro

Ti è mai capitato di arrivare in una piazza, vedere un guerriero di bronzo e chiederti perché sia stato messo lì o che cosa ricordi? Hai fatto caso che lungo le strade delle campagne emiliane si trovano spesso cippi e sui muri esterni delle case si vedono lapidi con nomi e fotografie? Dietro a tutti questi piccoli e grandi monumenti si nascondono tante storie di vita, spesso accomunate dalla lotta per la libertà e da un finale tragico. Nel libro Radici di futuro. Le Guerre Mondiali nella Valle del Samoggia attraverso i luoghi della memoria, Daniel Degli Esposti ha raccontato le vicende delle persone ricordate nei monumenti dei cinque municipi di Valsamoggia: Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno.

Resistenza Bologna: uno dei luoghi della memoria raccontati in Radici di futuro

Monumento di Ca’ Bortolani – foto di Paola Gemelli

Radici di futuro. Le Guerre Mondiali nella Valle del Samoggia attraverso i luoghi della memoria è stato pubblicato nel 2017.

3. Il vino della luna

Prima di diventare capitale della ceramica, Sassuolo era ricca soprattutto di miseria. Come sopravvivevano le popolazioni che vivevano sulle rive del fiume Secchia? Quando il lavoro non c’era per tutti, c’era chi produceva il vin lunèin, ricavato da uve “trovate” di notte e lavorate nella penombra dei “chiari di luna”. Da qui il titolo del volume, Il vino della luna. San Michele, Borgo Venezia, Ancora, Pista: storia e storie tra Secchia, miseria e fantasia, edito da Incontri editrice nel novembre 2006 e curato da Paola Gemelli e Francesco Genitoni. Frutto di una lunga ricerca archivistica e di decine di interviste, Il vino della luna è un libro di memoria e storia, che coniuga metodo storico e attenzione alle vicende umane salvando le testimonianze, orali e non solo, di quella parte di territorio legata al fiume Secchia e ricca di aspetti originali, oggi profondamente modificati e, in molti casi, scomparsi. Corredano il volume centinaia di fotografie, per lo più inedite, e contributi di storici ed esperti, quali M. Antonia Bertoni, Ugo Bonazzi, Domenico Corradini, Vincenzo Vandelli ed Emilio Rentocchini.

Il ponte sulla Veggia dopo il bombardamento che lo centrò nel 1944.

Il vino della luna. San Michele, Borgo Venezia, Ancora, Pista: storia e storie tra Secchia, miseria e fantasia è disponibile.

4. Modena e la stagione dei movimenti

Cosa sono stati gli anni Sessanta e Settanta per le donne modenesi? Zoccoli, gonne a fiori e girotondi in piazza? O piuttosto lotte per diritti che oggi tendiamo a dare per scontati, come il divorzio, i consultori e l’aborto? Modena e la stagione dei movimenti. Politica, lotta e militanza negli anni Settanta è il frutto di un lavoro laboratoriale, che contiene saggi di diversi autori tra cui quello di Paola Gemelli. Il libro indaga il caso modenese muovendosi in una prospettiva lunga, che prende le mosse da alcuni studi locali sugli anni Sessanta per arrivare verso gli anni Ottanta (il lungo ‘68 insomma), allo scopo di arricchire il quadro interpretativo sulla cosiddetta stagione dei movimenti. Il contributo di Paola Gemelli ricostruisce la realtà dei gruppi femministi modenesi intrecciando documenti e fonti orali.

Modena e la stagione dei movimenti. Politica, lotta e militanza negli anni Settanta a cura di Alberto Molinari è stato pubblicato nel 2018 da Editrice Socialmente.

5. Lottare per scegliere

Hai presente quei buchi sul muro esterno del palazzo comunale di Spilamberto? Non sono mai stati riparati, perché sono un “promemoria”. Ricordano a tutte e a tutti quanto è stato difficile far finire la Seconda guerra mondiale. Sì, perché tra il 1943 e il 1945 la “grande storia” è passata anche da Spilamberto e tante persone del Paese hanno contribuito a scriverla, portando avanti la speranza di costruire un futuro migliore. Daniel Degli Esposti ha raccontato le loro storie nel libro Lottare per scegliere. Antifascismo, Resistenza e ricostruzione a Spilamberto.

lottare per scegliere

Lottare per scegliere. Antifascismo, Resistenza e ricostruzione a Spilamberto è stato pubblicato nel 2018.

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