Percorsi sulla Prima guerra mondiale a Sassuolo
Tra il 2017 e il 2018 abbiamo ideato e condotto due percorsi sulla Prima guerra mondiale a Sassuolo per l’Istituto Antonio Gramsci. Il primo trekking ci ha permesso di raccontare le vicende vissute in città dai profughi di Caporetto. Dopo la rotta dell’ottobre-novembre 1917, migliaia di persone abbandonarono il nord-est e si riversarono nella Pianura Padana, raggiungendo in massa le città emiliane. Pur ospitando la Scuola Bombardieri, Sassuolo accolse circa 250 profughi. Non mancarono tuttavia le difficoltà alimentari e le tensioni sociali.
Il secondo trekking ci ha portato sulle tracce delle “voci di pace nella Grande Guerra”. Abbiamo raccontato le vicende delle donne e degli uomini che tennero vive le istanze pacifiste durante la Prima guerra mondiale. Non era affatto semplice porre attenzione ai bisogni del quotidiano, quando i media e le autorità cavalcavano la retorica della “nazione in armi”. Il racconto storico ha messo in evidenza il coinvolgimento totale della società in guerra.
Prima guerra mondiale a Sassuolo… sulla rotta di Caporetto
Lungo il percorso del trekking storico Sassuolo sulla rotta di Caporetto, Daniel Degli Esposti ha ricostruito le dinamiche di accoglienza e smistamento messe in atto dalle autorità civili di Modena e provincia, prendendo le mosse dal caso sassolese. Le narrazioni sono state accompagnate dalle letture di Cristina Ravazzini e Paolo Fantoni, che hanno dato voce a documenti ritrovati nell’Archivio storico comunale e nella biblioteca estense di Modena.
Una novantina di persone hanno percorso le vie del centro storico sulle tracce della Prima guerra mondiale a Sassuolo. I partecipanti hanno avuto modo di conoscere l’impatto di Caporetto sulla popolazione civile, dai problemi alimentari alle tensioni legate all’emergenza profughi. Molto positivi i riscontri dai partecipanti, che hanno comunicato il loro entusiasmo per l’iniziativa agli organizzatori.
Voci di pace nella Grande Guerra
Nella camminata Voci di pace nella Grande Guerra abbiamo raccontato vicende scoperte nelle ricerche svolte tra l’Archivio storico comunale e archivi modenesi. Come nell’anno precedente un pubblico numeroso ed entusiasta ha percorso le vie del centro storico sulle tracce della Prima guerra mondiale a Sassuolo. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, infatti, la futura capitale della ceramica si ritrovò compresa nella zona di guerra, con molteplici conseguenze sulla comunità. Il lavoro, l’alimentazione, la sanità, la scuola, l’ordine pubblico: ogni aspetto della vita quotidiana fu stravolto dal conflitto.
Grazie ai documenti conservati negli archivi, abbiamo raccontato come il paese provò a far fronte alle difficoltà, riportando alla luce le voci che si levarono a favore della pace, sia prima dell’intervento che durante il conflitto. Le narrazioni sono state accompagnate dalle letture di Cristina Ravazzini e Paolo Fantoni, che hanno dato voce a documenti ritrovati nell’Archivio storico comunale, nell’Archivio di Stato di Modena e nell’emeroteca della biblioteca estense di Modena.
Il racconto storico ha così evidenziato il coinvolgimento totale della società in guerra, dallo scenario internazionale alla realtà locale, gettando nuova luce sul passato della città.
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