Storia e memoria: Radici di futuro - sport e resistenzaNell’anno scolastico 2017/2018 ho realizzato una serie di trekking storici sui luoghi della memoria nella valle del Samoggia per le scuole di Bazzano, Crespellano e Monteveglio. È stato un modo attivo e dinamico per portare la storia locale della Resistenza a scuola. I miei percorsi, intitolati Radici di futuro, si inserivano nelle attività proposte dalle sezioni ANPI della valle del Samoggia tra la lotta di liberazione e la Costituzione.

Le attività sono partite in seguito alla ricerca che nella primavera del 2017 ha portato alla pubblicazione del saggio Radici di futuro. Le guerre mondiali nella valle del Samoggia attraverso i luoghi della memoria. In questa pagina puoi scoprire il progetto editoriale, che ha coinvolto il Comune di Valsamoggia, il Comitato provinciale bolognese dell’ANPI, le sezioni della valle del Samoggia e altre associazioni locali.

I luoghi della memoria e la Resistenza a scuola

Le memorie delle guerre mondiali e della Resistenza pervadono ancora il Comune di Valsamoggia. Nei cinque municipi di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno i cippi, le lapidi e i monumenti ai caduti raccontano storie di una quotidianità distorta dalla violenza e segnata dall’urgenza di scelte tanto immediate quanto estreme.

Nei luoghi della memoria non ci sono soltanto l’epica della “nazione in armi” e l’epopea della “guerra di popolo”: diverse epigrafi lasciano trasparire le vite di persone normali, segnate dall’impatto dei conflitti totali, e i sentimenti di chi ha cercato un linguaggio capace di tenere in vita i propri ricordi.

Oggi, nel pieno dell’era digitale, i monumenti del Novecento sbiadiscono sempre di più, levigati dal tempo: neppure gli sforzi degli ultimi testimoni riescono ormai a restituire potenza alle loro voci di pietra. Eppure, un ascoltatore attento può ancora cogliere in quel patrimonio di memorie diversi spunti per comprendere la realtà del presente. C’è bisogno di una prospettiva storica, capace di leggere lo scorrere del tempo nei cambiamenti dello spazio, senza smarrire la complessità della memoria.

Radici di futuro si propone dunque di tracciare un ponte tra il passato e il presente, riflettendo storicamente sulle eredità delle guerre mondiali, in un rapporto diretto con il territorio e la comunità.

Il rifugio antiaereo di Bazzano nei momenti che hanno preceduto l'intitolazione a Mario Anderlini.

Il rifugio antiaereo di Bazzano nei momenti che hanno preceduto l’intitolazione a Mario Anderlini.

Obiettivi didattici

  • Rafforzare la conoscenza del metodo storico e la capacità di applicarlo attraverso il confronto con esempi di ricerca storica locale;
  • Imparare ad analizzare fonti storiche di tipo pubblico (monumenti e luoghi di memoria);
  • Imparare a “leggere il tempo nello spazio”, utilizzando il paesaggio come fonte storica;
  • Consolidare le proprie conoscenze storiche sulle guerre mondiali.
  • Predisporsi ad affrontare analisi e comparazioni diacroniche.

Metodologia e struttura dell’attività

L’attività, adattabile alle scuole secondarie di primo e di secondo grado, si articola in un incontro di 2 ore per ogni classe aderente e consiste in una camminata con narrazioni storiche su alcuni luoghi della memoria. Lungo il percorso, diviso in tappe, ricostruisco e racconto le vicende storiche legate a ciascun luogo. Nel corso di ogni intervento narrativo cerco di stabilire una forte interazione con gli studenti.

Per saperne di più

Se ti interessano i trekking storici sui luoghi della memoria e vuoi costruire un percorso “su misura” per la tua classe, contattami.

Daniel Degli Esposti

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