Domenica 19 novembre 2023 ci incontriamo a Marano sul Panaro per camminare nella storia della Grande Guerra. La passeggiata, intitolata Che venga la pace, ti porterà a scoprire tantissime vicende inedite, che abbiamo scovato tra l’archivio storico comunale, i giornali dell’epoca e alcune raccolte familiari. Tra l’atmosfera d’altri tempi del borgo vecchio, la bella piazza Matteotti e altri angoli del paese ti sembrerà di entrare in contatto con le persone che, nel loro piccolo, hanno contribuito a fare la storia di quegli anni così difficili.

Una piccola anticipazione

L’inizio della Grande Guerra è un momento lacerante per molte famiglie di Marano. Oltre ai ragazzi normalmente reclutati per il servizio di leva, sono costretti a partire per il fronte anche tanti altri uomini. Tra loro ci sono persone adulte, che hanno già formato una famiglia e devono lasciarla, sperando di poter ritrovare presto i propri cari. È il caso di Revivo Muratori, che a 37 anni saluta la moglie Maria Trenti e la figlia Irma. Nel lungo periodo di mobilitazione, rimane aggrappato ai suoi affetti scrivendo lettere appassionate. Non è facile, per lui, impugnare la penna: d’altra parte, nel 1915, la scrittura in lingua italiana non è un atto comune per un contadino della provincia modenese. Ecco qui un estratto della sua prima lettera, scritta il 4 dicembre 1915 (lo abbiamo leggermente rimaneggiato nella forma per facilitarne la comprensione).

Cara moglie, rispondo alla tua lettera che mi hai mandato per quel soldato e sento che state bene. Così io sto bene ma starei meglio a casa mia. E ho sempre fede di venire a casa. Si sente sempre qualche novità: dicono che si viene a casa prima delle feste di Natale. Cara sposa, se questo fosse vero, d’essere a casa per le feste di Natale, facciamo 8 giorni di tortellini. Ma non sarà vero…

Revivo racconta spesso a Maria le sue preghiere, quasi tutte concluse dalla stessa frase: «che venga la pace». Nel corso della passeggiata scoprirai la sua storia. Conoscerai anche altri cambiamenti radicali nella vita quotidiana dei maranesi tra il 1915 e il 1918. Nel corso dei mesi, ad esempio, arrivano in paese diversi reparti militari, che sfruttano il poligono di tiro alla foce del rio Faellano per le esercitazioni. Quei giovani in divisa non sono neppure gli unici “forestieri” a stabilirsi a Marano: dopo la rotta di Caporetto si presentano anche famiglie di profughi, formate da persone che hanno perso tutto e chiedono assistenza. Come si può aiutarle, in un periodo così difficile per tutti? E come si sviluppano i rapporti tra militari e civili?

Per trovare risposte a queste domande e per scoprire tante storie accadute a Marano durante la Grande Guerra, ti aspettiamo nel pomeriggio di domenica 19 novembre!

Come partecipare

Per partecipare alla passeggiata, è necessario iscriversi entro domenica 19 novembre alle ore 12 e pagare una quota di partecipazione, da versare alla partenza: 10€ a persona, 5€ per ragazze e ragazzi minori di 12 anni, gratuito per bambine e bambini minori di 6 anni. Anche i vostri amici a quattro zampe sono i benvenuti!

Il ritrovo è fissato per domenica 19 novembre alle ore 14:15 nel parcheggio del centro culturale in via 1° Maggio. La partenza è prevista per le ore 14:30. L’evento dura 2 ore, comprese le soste per le narrazioni storiche.

Il percorso presenta un breve tratto in salita; è semplicemente raccomandata l’abitudine a camminare. Consigliamo di indossare scarpe comode e di portare con sé una scorta d’acqua.

Qui sotto trovi il modulo per l’iscrizione alla passeggiata.

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