Il 25 aprile 2022 torneremo a camminare a Sassuolo per celebrare al meglio la Festa della Liberazione. L’appuntamento è alle ore 15.30 in piazza Martiri Partigiani (zona pedonale presso la Guglia). Ti accompagneremo in un trekking urbano e, tappa dopo tappa, approfondiremo vari aspetti della Resistenza sassolese e della vita quotidiana al tempo della Seconda guerra mondiale.
Dalla guerra alla Liberazione di Sassuolo: un’anteprima del trekking
Per Sassuolo e per l’Italia, gli anni tra il 1940 e il 1945 furono davvero terribili. L’ingresso dell’Italia nella Seconda guerra mondiale, al di là della propaganda fascista, si rivelò un vero disastro e ben presto tutti ne pagarono le conseguenze: lutti, privazioni e danni materiali. Fin dal 9 settembre 1943, con la battaglia di Palazzo ducale, l’occupazione nazista innescò un conflitto totale, che “bussò” ripetutamente alle porte delle famiglie, stravolgendo la vita quotidiana. Con il tentativo di riscossa del fascismo, nessuno poteva chiamarsi fuori e per tutti, prima o dopo, venne il tempo delle scelte.
Camminando tra le strade e le piazze di Sassuolo, racconteremo alcune vicende accadute tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945. Parleremo di chi si muoveva in clandestinità per organizzare la Resistenza, approfittando del coprifuoco o nascondendosi tra i banchi del mercato di piazza Grande. Mentre molti giovani renitenti alla leva prendevano la via della montagna per diventare partigiani, Sassuolo divenne un importante nodo logistico. Dal paese passavano infatti i rifornimenti per le formazioni dell’Appennino. Per agevolare gli spostamenti, che avvenivano di nascosto, era importante evitare forti concentramenti di truppe tedesche. L’intensità della lotta partigiana rimase pertanto sempre bassa con l’obiettivo di non attirare le attenzioni dei nazisti e dei fascisti. Furono comunque attive le Squadre di azione patriottica, che si occupavano di logistica e organizzavano piccole azioni contro le forze occupanti.
Ricostruiremo anche quello che accadde tra il 22 e il 23 aprile 1945, quando Sassuolo venne liberata dai partigiani, prima dell’arrivo dei brasiliani, per poi concludere il viaggio nel tempo con la ricostruzione del dopoguerra. Durante il conflitto erano arrivate a Sassuolo molte persone, fuggite dalle città colpite dai bombardamenti. In molti luoghi, come a Villa Segrè, i profughi dovettero abitare a lungo anche dopo la fine della guerra. Anche perché la stessa Sassuolo, ripetutamente colpita dai bombardamenti, vide la presenza di ben 500 persone rimaste senza casa. Fu quindi necessaria una ricostruzione materiale della città, così come andava ricostruita la democrazia.
Info e prenotazioni
Il trekking storico Sassuolo libera si svolgerà su un percorso urbano, che dopo circa 2 ore ci condurrà al Circolo Alete Pagliani per l’ultima tappa e per un momento di ristoro con bevande e gnocco fritto. Info e prenotazioni: 0536.807115. L’iniziativa è organizzata da Arci Modena, Anpi, Circolo Arci Alete Pagliani, Spi CGIL, Circolo 1° Maggio, col patrocinio del Comune di Sassuolo. La partecipazione al trekking è gratuita.
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