Tra aprile e agosto 2019 Daniel Degli Esposti ha realizzato il ciclo delle Camminate resistenti a Pavullo nel Frignano, insieme al professor Luca Maria Caffaro e con la collaborazione di Martina Pattuzzi. Questi trekking storici si sono svolti nel trentesimo anniversario della morte di Mario Ricci, all’interno del progetto Con Armando nel cuore, organizzato dal Comitato provinciale modenese dell’ANPI e dalla sezione di Pavullo nel Frignano.

Camminate resistenti a Pavullo nel Frignano: il nostro diario

Esplorare le prime balze dell’Appennino modenese in cerca di storie è stato divertente, emozionante e coinvolgente. Alla fine dei percorsi, abbiamo pensato di proporre un diario di queste esperienze per immagini e parole. Ai racconti di Daniel Degli Esposti si uniscono dunque le fotografie di Paola Gemelli… in attesa dei commenti di chi ha camminato insieme a noi! Buona lettura!

Un momento della camminata resistente di Benedello. Foto di Paola Gemelli

Da ribelli a partigiani. I primi passi della Resistenza nel Frignano

Il 22 aprile 1945 le brigate partigiane “Italia” e “Dragone” entrarono a Pavullo nel Frignano. Trovarono un paese distrutto dalla guerra totale. La sfida della ricostruzione era difficile: se ne accorse subito anche Mario Ricci, il comandante “Armando”, pronto ad assumersi l’onere di guidare la transizione dal conflitto alla pace.

Tappa narrativa nella discesa da Montecuccolo alla pieve di Renno. Foto di Paola Gemelli - camminate Pavullo

Tappa narrativa nella discesa da Montecuccolo alla pieve di Renno. Foto di Paola Gemelli

Ma come si è arrivati a quel giorno di festa? Quali vicende hanno segnato le comunità e il territorio nei venti mesi dell’occupazione nazista? Perché la lotta partigiana è riuscita a sopravvivere nel gelo di due inverni e nei pericoli della clandestinità? La mattina del 22 aprile 2019, a 74 anni dalla Liberazione, ci siamo messi in cammino da Montecuccolo alla Pieve di Renno (e ritorno) per cercare risposte a queste domande. Lungo il percorso Daniel Degli Esposti ha raccontato le origini della Resistenza nel Frignano.

Tappa narrativa alla Pieve di Renno. Foto di Paola Gemelli

Vedere un “serpentone” di 60 persone in marcia, libere, lungo sentieri pieni di fiori è stata una motivazione fortissima, poiché comprendere quegli anni della storia italiana ci aiuta a capire meglio i problemi di oggi. E ci ricorda un’altra cosa, fondamentale per la nostra società, che conosce la guerra soltanto a distanza: additare nemici e seminare odio significa scherzare con un fuoco che ha già ucciso troppe persone in tanti angoli del mondo.

Resistere. Dalla battaglia di Benedello alla festa d’aprile

Il 9 giugno 2019, nel trekking storico Resistere. Dalla battaglia di Benedello alla festa d’aprile, abbiamo esplorato alcuni angoli del Frignano. Daniel Degli Esposti ha raccontato come il rastrellamento nazista del 5 novembre 1944 ha sconvolto tutta l’area a nord-est di Pavullo nel Frignano.

Tappa narrativa nel corso della camminata di Benedello. Foto di Paola Gemelli

Abbiamo visto alcuni luoghi della battaglia e una grotta-nascondiglio in mezzo al bosco della Fratta. Ci hanno accompagnato i discendenti della famiglia Gianelli, che all’inizio dei combattimenti cercò la salvezza in quell’anfratto, ma finì nelle mani dei nazisti e scampò alla deportazione per un favore della sorte.

La tappa narrativa nel borgo di Chiagnano. Foto di Paola Gemelli

Era con noi anche Lorenzo Simonini, 92 anni, che quando ne aveva 17 “diede una mano” ai partigiani e scoprì sulla sua pelle i dolori della vita clandestina. Abbiamo ammirato il paesaggio del Frignano con occhi diversi e attenti a leggere il tempo nello spazio. Perché spesso, purtroppo, la guerra ruggisce proprio nei luoghi più belli.

Durante la camminata resistente di Benedello, la staffetta partigiana Lorenzo Simonini mi ha regalato un altro pezzetto della sua testimonianza…

I primi passi di Armando: lavoratore, emigrante, antifascista

Il 15 giugno 2019 abbiamo seguito i primi passi di Mario Ricci “Armando” in un trekking storico a Sassoguidano. Abbiamo visto la casa dove il 20 maggio 1908 nacque il futuro comandante della Divisione Modena Montagna. Abbiamo ripercorso le difficoltà della sua giovinezza, vissuta tra lavori faticosi e speranze di cambiamento.

Tappa narrativa presso la casa natale di Mario Ricci. Foto di Paola Gemelli

Nel bellissimo ambiente della Riserva naturale di Sassoguidano abbiamo parlato del rapporto tra la comunità e la natura, non sempre amica dei contadini e dei boscaioli. Poi abbiamo immaginato i viaggi dei tanti pavullesi partiti per cercare fortuna nelle Americhe, come le tante famiglie che lasciarono Verica per inseguire il sogno di una vita migliore a Capitan Pastene.

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Tappa narrativa all’ombra di un meraviglioso albero secolare. Foto di Paola Gemelli

Quando siamo arrivati ai piedi della chiesa, trovandoci a picco sul Panaro, abbiamo raccontato le molteplici esperienze di chi rifiutò il fascismo e di ripercorrere alcune tappe della Resistenza dei partigiani modenesi.

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Tappa narrativa alla chiesa di Sassoguidano. Foto di Paola Gemelli

Alla fine, dopo i racconti di Daniel Degli Esposti, abbiamo chiuso nel miglior modo possibile: Bruno Candeli ha organizzato una grigliata e abbiamo mangiato tutti insieme, trascorrendo il primo pomeriggio nel fresco del parco. È stata una giornata semplicemente indimenticabile! Per questo ringraziamo ANPI Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Modena, la Sezione di Pavullo, tutt* coloro che hanno preparato il cibo e l’hanno portato nei tavoli. E un grande grazie a tutt* voi, che avete partecipato con tanto entusiasmo!

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La grigliata nell’area barbecue della Riserva naturale di Sassoguidano al termine del terzo episodio delle Camminate resistenti

Con Armando nel cuore

Ci sono trekking che ti restano dentro, perché ti portano a raccontare le storie del Novecento in luoghi troppo belli per restare sconosciuti. Il 18 agosto 2019, a trent’anni dalla scomparsa del comandante partigiano Mario Ricci, abbiamo concluso così le Camminate resistenti del progetto “Con Armando nel cuore”. Grazie a tutte e a tutti voi presenti, perché la vostra passione ha reso ancora più vive queste storie.

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La tappa narrativa nel centro di Pavullo. Foto di Paola Gemelli

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La tappa narrativa lungo la strada per Torricella. Foto di Paola Gemelli

E tu c’eri?

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