Il laboratorio sollecita gli studenti a riflettere criticamente sulla ricchezza del loro territorio, associando la didattica della geografia umana a quella della storia. Gli incontri mirano, ad esempio, a fornire gli strumenti necessari a valutare l’impatto ambientale e sociale delle scelte che hanno orientato l’economia del territorio e le decisioni delle singole persone.

In un’epoca caratterizzata da cambiamenti veloci e profondi, l’esame di un contesto locale, nel quale gli studenti vivono, agevola la comprensione dei concetti complessi, avvicinandoli di più alle esperienze del quotidiano. L’attività stimola i ragazzi a interrogarsi: lo sviluppo industriale porta unicamente benessere? E il benessere si misura solo in termini economici? Quali soluzioni sono state adottate in passato? Cosa è possibile realizzare nel presente e nel futuro? Imparare a pensare in modo critico e creativo permette agli studenti di immaginare il futuro per poter quindi contribuire a costruirlo, con le proprie scelte quotidiane (ad es. mobilità scolastica) ed esistenziali (ad es. future scelte professionali).

L’esperienza del distretto ceramico

Nell’anno scolastico 2018/2019 abbiamo realizzato questo progetto in una scuola secondaria di primo grado del distretto ceramico modenese. Abbiamo riflettuto sulla geografia umana del territorio, valutando le ragioni che hanno generato lo sviluppo industriale. Abbiamo poi cercato di analizzare l’impatto dello sviluppo economico sull’ambiente e sulla società: dallo sfruttamento delle risorse naturali all’impatto ambientale di un’industria potenzialmente molto inquinante, dal richiamo di flussi migratori in entrata al degrado territoriale generato da una rapida e disordinata urbanizzazione, dalla crescita demografica alle malattie professionali, dai cambiamenti di cultura e mentalità all’affermazione dei diritti dei lavoratori e di quanti risiedono sul territorio, dall’inquinamento generato dal traffico veicolare ai cambiamenti climatici.

Abbiamo infine esaminato l’economia del territorio anche in relazione ai principi della Costituzione italiana, che stabilisce criteri fondamentali per indirizzare lo sviluppo umano in senso democratico. In questo modo abbiamo collegato l’approfondimento della geografia umana a elementi di educazione alla cittadinanza.

Disegno realizzato da uno studente del distretto ceramico durante l’attività didattica di geografia umana

Il percorso svolto nell’anno scolastico 2018/2019 è stato lungo. Abbiamo dunque potuto trattare diversi aspetti della geografia umana e della storia locale. È tuttavia possibile concepire un’attività più contenuta, concentrandosi su un singolo tema, come la questione ambientale o l’impatto sociale dell’immigrazione.

Obiettivi del laboratorio

Nel corso delle attività didattiche gli studenti saranno chiamati a:

  • acquisire competenze di cittadinanza;
  • educarsi allo sviluppo sostenibile;
  • saper guardare i fatti e gli avvenimenti in modo sistemico e integrato;
  • saper riconoscere e apprezzare la diversità;
  • saper riconoscere l’incertezza intrinseca dei sistemi complessi;
  • immaginare il futuro per poter quindi contribuire a costruirlo;
  • pensare in modo critico e creativo;
  • elaborare un pensiero complesso, capace di mettere in relazione i fatti per comporre la realtà e di riconoscere diverse soluzioni;
  • valutare le conseguenze delle proprie azioni.

Saranno approfondite questioni di:

  • storia locale;
  • storia del lavoro;
  • geografia umana;
  • impatto ambientale dello sviluppo economico.

Metodologia e struttura del percorso

Il percorso utilizza diverse modalità a seconda del caso di geografia umana da analizzare e delle classi coinvolte. È possibile organizzare laboratori a gruppi, trekking urbani sul territorio e attività ludiche.

L’attività si rivolge alle scuole secondarie di primo e secondo grado.

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Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti

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