Martedì 16 luglio 2024 ricorre l’ottantesimo anniversario della morte di don Elio Monari, uno dei sacerdoti più importanti per la storia della Resistenza modenese. Proprio in quella serata, Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti racconteranno la sua storia in una passeggiata nel centro di Modena. Sarà un’occasione per scoprire i tantissimi legami che uniscono la città al sacerdote che nel pieno della guerra, quando era cappellano della parrocchia di San Biagio, dovette abbandonarla in fretta e furia.
Tra l’estate 1943 e la primavera 1944 l’impegno umanitario e antifascista di don Elio Monari aveva, infatti, preso forma in tanti luoghi diversi, rendendo troppo pericolosa la sua permanenza in città. La passeggiata Don Elio e la forza della carità ti farà conoscere aspetti meno noti della vita di un sacerdote che rifiutò la disumanità della guerra e del fascismo già prima di entrare ufficialmente nella Resistenza.
Don Elio Monari: un sacerdote nella Resistenza
La parte più nota della vicenda di don Elio Monari comincia nella tarda primavera del 1944. Trovandosi nella zona libera di Montefiorino, decise di entrare formalmente nella Resistenza: prese il nome di battaglia “don Luigi” e divenne “cappellano dei partigiani”. Portò il proprio contributo in tanti modi diversi, rifiutando di usare le armi e facendo il possibile per mantenere vivo il senso di umanità anche nel momento più tormentato della guerra. S’impegnò a fondo per dare forma alla sua idea di giustizia e di carità.
Anche per questo, mentre assisteva un compagno ferito nell’attacco tedesco a Piandelagotti, fu catturato. Era il 5 luglio 1944. I nazisti lo portarono a Firenze e lo consegnarono ai famigerati fascisti della “banda Carità”, protagonisti di numerosi atti violenti. Il comandante Giuseppe Bernasconi lo fece rinchiudere nella “villa Triste” di via Bolognese. Da lì, il 16 luglio 1944 don Elio fu condotto lungo l’Arno, nella zona delle Cascine, insieme ad altri prigionieri. I fascisti li fucilarono e seppellirono in fretta i loro corpi, senza trasmettere segnalazioni ufficiali.
Quella raffica uccise don Elio Monari, ma non stroncò tutte le azioni di Resistenza che aveva attivato nei mesi precedenti. Grazie a un instancabile attivismo, il sacerdote aveva posto le basi per un movimento che contribuì a salvare decine di vite. Come aveva fatto? Quali ostacoli aveva incontrato? Chi aveva accettato di rischiare per alimentare quegli atti di carità? Per conoscere le risposte a queste domande e per scoprire meglio le vicende modenesi di don Elio Monari, ti aspettiamo alla passeggiata storica di martedì 16 luglio.
Come partecipare
Per partecipare alla passeggiata storica con Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti, è necessario iscriversi. Occorre inoltre pagare una quota di partecipazione, da versare alla partenza: 10€ a persona, 5€ per ragazze e ragazzi minori di 12 anni, gratuito per bambine e bambini minori di 6 anni. Anche i vostri amici a quattro zampe sono i benvenuti!
Il ritrovo è fissato per martedì 16 luglio alle 20:45 davanti al teatro Storchi. La partenza è prevista per le ore 21:00. L’evento dura circa 1 ora e mezza, comprese le soste per le narrazioni storiche. La passeggiata si svolgerà tutta in centro storico.
Qui sotto trovi il modulo per l’iscrizione alla passeggiata.
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