Sabato 26 ottobre 2024 a Spilamberto si terrà una serata dedicata a don Elio Monari, uno tra i più importanti sacerdoti attivi nella Resistenza modenese, fucilato dai fascisti a Firenze il 16 luglio 1944.
L’occasione è data dalla possibilità di presentare una nuova biografia, pubblicata recentemente e intitolata Don Elio Monari: o è un pazzo o è un santo. Interverranno don Angelo Belloni (autore del libro), lo storico Daniel Degli Esposti e padre Gianni Festa, Postulatore Generale dell’Ordine dei Predicatori.
L’appuntamento è fissato per le ore 20:30 presso lo Spazio Eventi Liliano Famigli, in viale Rimembranze 19. L’ingresso è gratuito e non è necessario prenotare. L’iniziativa è organizzata da ANPI – Sezione di Spilamberto, dal Teatro di Comunità di Spilamberto APS e dal Comitato per la memoria di don Elio Monari – Modena.
Don Elio Monari a Spilamberto: una piccola anticipazione
Elio Monari, figlio di Augusto e Luigia Ori, nasce il 25 settembre 1913 in una casa rurale di Riola, nelle campagne di Spilamberto. Ordinato sacerdote, durante la Seconda guerra mondiale risulta residente a Sassuolo, dove si è da tempo trasferita la famiglia d’origine.
Nel 1943 opera nella parrocchia modenese di San Biagio. Dopo l’annuncio dell’armistizio tra l’Italia e gli anglo-americani, diventa un elemento fondamentale per la rete clandestina di assistenza ai prigionieri alleati in fuga. A proprio rischio si adopera per mettere in salvo ebrei e altre persone ricercate dai nazisti o dai fascisti.
Le attività clandestine di soccorso avvicinano don Elio Monari agli organizzatori della Resistenza modenese. Nella primavera successiva viene prima costretto ad agire con crescente circospezione, poi è indotto a trasferirsi in montagna per non esporsi troppo al pericolo della cattura. Non imbraccia mai le armi, rifiutando di esercitare la violenza, ma si adopera per assistere in tanti modi i volontari della libertà. Diventa così il “cappellano dei partigiani” nella zona libera di Montefiorino con il nome di “Don Luigi”.
Il 5 luglio 1944 i tedeschi lo arrestano nel corso di uno scontro armato a Piandelagotti. Lo portano a Firenze e lo affidano ai fascisti, che lo conducono nella “villa Triste”, dove il maggiore Carità infierisce ripetutamente sui prigionieri. Don Elio Monari viene fucilato alle Cascine il 16 luglio insieme ad altri ostaggi. Il suo corpo è ritrovato solo nel 1956. Nel dopoguerra gli viene assegnata una Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.
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