Ogni anno a gennaio si celebra il Giorno della Memoria. Quando si parla tanto di un argomento, il rischio è che dopo un po’ venga a noia. C’è bisogno di trattare il tema in modo “vivo”. La letteratura e la memorialistica ci vengono in soccorso. Ecco allora la nostra selezione di libri storici per ragazzi dedicati alla Shoah.
L’albero della memoria di Anna e Michele Sarfatti
Dobbiamo fare una confessione: non abbiamo letto questo primo libro che consigliamo… ma se fossimo bambini vorremmo proprio leggere L’albero della memoria! Gli autori, infatti, sono una garanzia: Anna Sarfatti è un’insegnante e ha esperienza proprio in questo genere di pubblicazioni, create apposta per i più giovani. Michele Sarfatti, invece, è uno dei più importanti studiosi delle persecuzioni anti-ebraiche e della Shoah in Italia. La vicenda raccontata è quella di Samuele “Sami” Finzi e della sua famiglia. Sono ebrei e vivono a Firenze, ma con l’emanazione delle leggi antiebraiche la loro vita cambia per sempre…
Per chi: L’albero della memoria è adatto per bambine e bambini dai 6 ai 9 anni
Paola e Daniel
Scolpitelo nel vostro cuore di Liliana Segre
Per trent’anni, Liliana Segre ha raccontato a migliaia di bambini e di giovani la sua vita nella Shoah. Nel 2020, l’anno del suo novantesimo compleanno, ha deciso di interrompere l’attività pubblica di testimone. Restano però tanti modi per incontrare la potenza delle sue parole. Uno dei più efficaci è la lettura di Scolpitelo nel vostro cuore. Dal Binario 21 ad Auschwitz e ritorno. Pubblicato nel 2018, questo libro di memorie condensa la deportazione, la vita nel lager e le difficoltà della vita da sopravvissuta.
Nel titolo, Liliana Segre cita un verso tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi. Questa scelta sembra sostenere l’idea che la memoria sia un dovere assoluto, al quale nessuno di noi può sottrarsi. Per non ridurla a un rito privo di senso, bisogna renderla viva, legandola alle esperienze di persone in carne e ossa, proprio come Liliana Segre. Quando il sistema del lager la riduce a un numero, trova la forza di sopravvivere. Nella drammatica “marcia della morte” si spinge avanti, un passo dopo l’altro, fino alla fine dell’incubo.
Ma cosa significa tornare nel mondo dopo aver vissuto sulla propria pelle la Shoah? Anche qui le riflessioni di Liliana Segre ci aiutano ad aprire gli occhi e a osservare la storia da una prospettiva inusuale.
Per chi: Scolpitelo nel vostro cuore è adatto dai 12 anni.
Daniel
Diario di Anna Frank
Ho letto questo classico straordinario quando facevo le medie. Ero una vera divoratrice di libri, ma pochi mi sono rimasti così impressi come il Diario di Anna Frank. Forse perché l’autrice/protagonista non è solo la sfortunata ragazzina ebrea catapultata in una vita assurda, ma è prima di tutto un’adolescente nella quale specchiarsi. Anna vive tutti gli entusiasmi, i tormenti, i dubbi e i sogni tipici della sua età. E li vive in un periodo drammatico della storia. Uno dei pochi conforti è il suo diario, Kitty:
Potrei passare delle ore a raccontarti le miserie portate dalla guerra, ma ciò mi rende ancor più triste. Non ci resta altro che aspettare tranquillamente, fin che si può, la fine di questa miseria. Aspettano gli ebrei e aspettano i cristiani, tutto il mondo aspetta, e molti aspettano la morte.
Devo a questa lettura giovanile anche la scelta di tenere un diario, che fin da quando ero una ragazzina mi sostiene come strumento introspettivo che continua ad accompagnare la mia crescita interiore.
Per chi: il Diario di Anna Frank è adatto dai 10 anni, piacevolissimo anche per gli adulti.
Paola
Un sacchetto di biglie di Joseph Joffo
Per capire il dramma del razzismo nella Seconda guerra mondiale, bisogna andare oltre le memorie e le immagini di Auschwitz. All’universo concentrazionario nazista si aggiungono infatti le violenze e le persecuzioni che hanno segnato la quotidianità di tante persone. È il caso di Joseph Joffo, ultimo figlio di una famiglia ebraica francese, costretto a fuggire da Parigi insieme a un fratello per evitare la deportazione.
Un sacchetto di biglie è il racconto di questo viaggio attraverso la Francia occupata dai nazisti. Joseph e il fratello partono verso sud con la speranza di raggiungere la Repubblica di Vichy. Lungo il percorso, si trovano a fare i conti con le difficoltà della guerra. Sui treni possono fare irruzione i militari, pronti a controllare i documenti di chi viaggia. ci sono, poi, punti critici, per i quali è necessario l’aiuto di una guida o di un contrabbandiere…
Anche nei territori di Vichy le cose possono mettersi male. Il regime collaborazionista, legato alla Germania nazista e al fascismo italiano, non vede certo di buon occhio gli ebrei. Salvarsi diventa quindi un’impresa quotidiana.
Per chi: Un sacchetto di biglie è adatto dai 12 anni.
Paola e Daniel
Non restare indietro di Carlo Greppi
Francesco è un ragazzo come tanti, in cerca di sé stesso, carico di passioni e di inquietudini. Di fronte a un grave lutto, s’impegna a non restare indietro, ma a volte inciampa nelle tensioni con adulti e coetanei. Quando cambia scuola, si trova davanti a una sfida che lo paralizza: un viaggio della memoria ad Auschwitz con compagni che non conosce. Non ha nessuna voglia di partire, ma in un incontro di formazione si trova davanti agli occhi una fotografia, che gli spalanca un mondo. Per la prima volta gli sembra che la storia sia una cosa viva e non solo una materia di studio. Comincia, così, un viaggio che non lo porta soltanto ad Auschwitz, ma anche ad affrontare alcuni nodi della sua vita.
Con questo romanzo, pubblicato nel 2015 e particolarmente adatto agli studenti delle scuole superiori, Carlo Greppi ci invita a riflettere non solo sui modi di portare avanti la memoria della Shoah, ma anche sul senso della storia.
Per chi: Non restare indietro è pensato per i ragazzi dai 14 anni.
Daniel
Maus di Art Spiegelman
Cosa significa essere figlio di due sopravvissuti alla Shoah? Questa domanda è il cuore di Maus, un celebre romanzo a fumetti, divenuto ormai un classico della letteratura contemporanea.
Il fumettista statunitense Art Spiegelman racconta la storia della sua famiglia nella Seconda guerra mondiale, partendo dalla testimonianza diretta di suo padre Vladek, un ebreo polacco sopravvissuto alla Shoah insieme alla moglie Anja.
Le vicende narrate sono reali, ma i personaggi hanno sembianze di animali: i tedeschi sono gatti, gli ebrei sono topi e i polacchi sono maiali.
Vladek è il protagonista del romanzo: nell’intreccio, gli eventi del passato si alternano ad alcune incursioni nel presente, caratterizzate dalla presenza del personaggio-autore. Con questo stratagemma, Spiegelman mostra al lettore la complessità e la problematicità del rapporto con il padre e con la storia della sua famiglia. Ne deriva un’opera che, anche grazie al linguaggio della graphic novel, avvicina moltissimo la Shoah agli adolescenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Per chi: Maus è pensato per i ragazzi dai 12 anni.
Daniel
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