Le guerre e le corse al riarmo scandiscono il tempo presente, mobilitando le società per alimentare le ostilità non solo tra i Paesi, ma anche tra le persone. È uno scenario preoccupante, non solo per le tragedie provocate dagli atti violenti. Nell’età contemporanea i conflitti armati e le spese militari hanno allargato le disuguaglianze sociali, rafforzando le classi dirigenti interventiste ai danni dei subalterni. La produzione bellica e i combattimenti hanno, infine, sempre inflitto gravi danni all’ambiente. Tali conseguenze sono ancora più pericolose di fronte alla crisi climatica, che impone l’adozione di misure urgenti per non compromettere la vivibilità del pianeta.

In uno scenario del genere, è indispensabile agire insieme, promuovendo e condividendo progetti sostenibili. È un obiettivo possibile, anche in una società chiamata ad adottare una logica bellicista. Occorre partire dalle basi, riscoprendo punti di riferimento alternativi, come Aldo Capitini e la nonviolenza. Un esempio è dato dalla Rete delle scuole di pace, nata «dopo anni di lavoro tesi a promuovere l’inserimento permanente dell’educazione alla pace e ai diritti umani nei programmi scolastici di tutte le scuole di ogni ordine e grado».

A Modena l’IPSSCA Cattaneo-Deledda e il Movimento Nonviolento propongono un «primo passo per provare a costruire anche nella Scuola secondaria di secondo grado una rete di scuole che lavorano insieme sull’educazione alla pace e alla pratica della nonviolenza». L’iniziativa consiste in un corso di formazione docenti, intitolato Aldo Capitini: percorsi di Nonviolenza. Educazione, Scelte Etiche, Partecipazione democratica. I due incontri, condotti dallo storico Daniel Degli Esposti, si terranno venerdì 21 febbraio e venerdì 7 marzo 2025.

La struttura del corso

Nel primo incontro (venerdì 21 febbraio, ore 15-17) ripercorreremo la vita di Aldo Capitini per far emergere gli sviluppi del suo pensiero e dell’azione nonviolenta in Italia. Partendo dalle vicende biografiche e dalle scelte compiute dal filosofo perugino in alcuni momenti cruciali del Novecento, rifletteremo sugli aspetti essenziali della nonviolenza, una forma di lotta impegnativa e difficile, ma possibile e praticabile da tutte le persone.

Nel secondo incontro (venerdì 7 marzo, ore 15-17) faremo conoscere attività, pratiche ed esperienze applicabili nel lavoro didattico in classe. Le proposte si sviluppano a partire dalla domanda fondamentale dell’azione nonviolenta: come si può spezzare la catena di azione e reazione per risolvere una situazione di conflitto?

Aldo Capitini e la nonviolenza: una piccola anteprima

Il pensiero di Aldo Capitini propone un approccio radicalmente diverso da quello agonistico e performativo che plasma la società contemporanea. Il corso di formazione permette di approfondire alcuni concetti che possono essere utilizzati nelle attività rivolte agli studenti.

  • Raccontare la scelta del vegetarianismo aiuta a comprendere i legami tra l’antifascismo, il rifiuto di uccidere e il rispetto per ogni vivente.
  • Parlare di nonmenzogna e noncollaborazione consente di mettere in evidenza l’importanza delle scelte che tolgono spazi, energie e consensi ai regimi liberticidi o a chi si serve della violenza per ricavare vantaggi particolari.
  • Analizzare i principi dell’educazione nonviolenta aiuta a vedere nell’altro un fine in sé, osservando criticamente le pratiche formative che esasperano la competizione o trasformano le persone in mezzi utilizzabili per il raggiungimento di altri obiettivi.
  • Mettere a confronto il concetto capitiniano di «omnicrazia» e le strutture della democrazia consente di attivare una riflessione sui modi in cui è possibile assicurare a ogni persona il diritto di contare e di partecipare efficacemente alle decisioni collettive.

Come partecipare

Gli incontri si terranno presso la Scuola secondaria di primo grado “Italo Calvino”, in via Fermo Corni 70, a Modena. Il corso è organizzato dall’IPSSCA Cattaneo-Deledda in collaborazione con il Movimento Nonviolento. La formazione è aperta anche alle e ai docenti di altre scuole.

Per iscriversi, è necessario compilare il modulo raggiungibile cliccando su questo link. Per ottenere l’attestato, si può utilizzare la piattaforma SOFIA (codice 97759).

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