Giovedì 6 febbraio 2025, a Modena, è in programma l’incontro Perché siamo ancora razzisti? La lunga storia del razzismo contemporaneo. Daniel Degli Esposti utilizzerà gli strumenti della storia per delineare una risposta a questo interrogativo. Sarà un tentativo di illuminare la parte oscura della modernità europea. Perché, ad esempio, la cultura illuministica ha stabilito princìpi universali (come i diritti umani) e poi ha “perimetrato” il concetto di individuo, escludendo chi non corrispondeva a un determinato standard? Quali motivazioni si nascondono dietro l’affermazione di una presunta superiorità razziale? E quali azioni antirazziste si sono rivelate più efficaci?
L’incontro inizia alle ore 18:30 presso la Sala Villaggio Giardino (via Marie Curie 22/B, Modena) e si inserisce nel ciclo Bugie di razza. Razzismo e migrazioni tra storia e presente. In quattro appuntamenti, potrai scoprire perché sono nati e come si sono sviluppati nel tempo alcuni discorsi d’odio, spesso collegati o ricondotti agli arrivi di persone “straniere”. Se l’argomento ti interessa, trovi le modalità di partecipazione proseguendo la lettura dell’articolo.
Perché siamo ancora razzisti? Una piccola anteprima
In un’epoca contraddistinta dal “risveglio” delle identità esclusive ed escludenti, i “ritorni di fiamma” del razzismo sono all’ordine del giorno. Rispondono, infatti, all’esigenza di individuare un “nemico”, o un “capro espiatorio”, a cui attribuire le responsabilità di tutto ciò che non funziona.
Questo meccanismo umano non contraddistingue soltanto il presente, ma ha parecchi precedenti nella storia. L’età contemporanea presenta alcune caratteristiche comuni, perché sviluppa e radicalizza una modalità di esclusione basata sul criterio della razza. Facendo leva su differenze visibili ed evidenti, il pregiudizio si ammanta di ragionevolezza e si radica. Tuttavia, quella diversità è sostanza o apparenza? E quali sono le vere ragioni alla base della volontà di escludere qualcuno?
Andando al cuore della questione, le vicende storiche degli ultimi duecento anni ci dicono che la razza è stata utilizzata per proteggere le gerarchie sociali intra-europee e per sottrarre le risorse extra-europee. Una domanda che potremmo (e dovremmo) farci per proseguire la riflessione è questa: viene prima la razza o il razzismo?
Come partecipare
I posti per l’incontro sono limitati. Per partecipare, è necessario iscriversi e pagare una quota di partecipazione, da versare all’ingresso in sala. Scegliendo di frequentare tutti e 4 gli incontri del ciclo Bugie di razza (il programma è qui), è previsto uno sconto. Il prezzo d’ingresso a ciascun incontro è di 10€. Per chi, invece, si iscrive a tutti e quattro gli incontri, il costo è di 36€.
Qui sotto trovi il modulo per la prenotazione.
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