Giovedì 26 settembre 2024, in serata, ci incontriamo a Toano (RE) per la narrazione-spettacolo Erano semi. Intrecceremo racconti storici, musiche e testimonianze dell’impegno di persone che hanno messo la lotta contro le mafie al centro delle loro vite. Ti faremo scoprire (o riscoprire da una prospettiva storica) le vicende di un sindacalista (Placido Rizzotto), un’amministratrice comunale (Renata Fonte, assessora nel Comune di Nardò), due magistrati (Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), un’agente di polizia (Emanuela Loi) e un sacerdote (don Giuseppe Diana).

La narrazione-spettacolo è curata da Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti. Sul palco saliranno Federico Benuzzi, impegnato in letture attoriali, Lucia Dall’Olio che realizzerà interventi musicali, e Daniel Degli Esposti nella veste di narratore storico. Introdurrà la serata Daniela Lugli, attivista del Movimento Agende Rosse Rita Atria di Reggio Emilia e provincia.

L’appuntamento è fissato per le ore 20:30 al Cavolaforum, in via Santa Maria 1, a Cavola di Toano (RE). Per partecipare alla serata non è necessario prenotare e l’ingresso è a offerta libera. L’iniziativa è promossa e sostenuta dall’assessorato alla Cultura del Comune di Toano.

Erano semi: una piccola anteprima

La storia della lotta alle mafie è fatta di persone molto diverse tra loro, ma avvicinate o accomunate da alcuni principi fondamentali. Uno dei più significativi, almeno per la maggior parte dei protagonisti, è la “legalità”. In fondo, chi contrasta la criminalità organizzata si batte per applicare la legge, fermando chi tenta di infrangerla. Le persone appartenenti alla magistratura e alle forze dell’ordine sono le figure di riferimento per raccontare questo aspetto, decisivo per contenere le attività criminali.

Eppure, se esaminiamo attentamente le realtà in cui si affermano le mafie, ci accorgiamo che sono contesti segnati da ingiustizie. Squilibri e disuguaglianze dilagano, complicando le vite delle persone. Là dove vengono meno la giustizia e l’etica pubblica, si diffondono le attività illegali: alcuni le scelgono per risalire la scala sociale, altri per cercare di sopravvivere. In quegli scenari, quando sembra inevitabile ricorrere al crimine, è fondamentale il contributo di chi riesce a mettere in discussione le disuguaglianze.

Non per caso, molte persone protagoniste della lotta contro le mafie si sono impegnate a lungo per conquistare una maggiore giustizia sociale. Anche per questo, nell’Italia del Novecento, il movimento dell’antimafia ha preso forma nel lavoro sindacale, nell’attività politica e nella guida delle comunità parrocchiali. Le storie che racconteremo nella narrazione spettacolo Erano semi ti faranno scoprire cinque aspetti diversi di un’esperienza dall’alto valore civile.

Conosci la nostra Newsletter?

Per restare aggiornati su tutte le nostre storie e iniziative, è possibile iscriversi alla nostra Newsletter settimanale, in questa pagina.

Spargi la voce!

Conosci una persona interessata? Invia questo contenuto!