Dal 9 ottobre al 5 novembre 2015 i Musei civici di Modena hanno proposto una mostra sulla Prima guerra mondiale in città e in provincia. Il titolo Oltre il fronte ha sintetizzato efficacemente la linea dei curatori, Stefano Bulgarelli e Fabio Montella. Modena non è stata attraversata dalle trincee, né investita dai combattimenti, ma ha vissuto un’esperienza di guerra significativa. I ricercatori hanno raccontato con parole, immagini e oggetti i cambiamenti che il conflitto ha imposto alla comunità. Nel percorso espositivo emergono l’attività dell’Accademia militare, le contese politiche, la produzione industriale, la mobilitazione civile, la gestione dell’emergenza profughi.

Durante il periodo di apertura, ho svolto visite guidate per diverse classi delle scuole medie inferiori e superiori. Nel corso delle illustrazioni ho tracciato legami tra le vicende dei fronti bellici e gli eventi modenesi. Questo lavoro ha permesso agli studenti di orientarsi più facilmente tra le nozioni apprese a scuola e la storia locale. Ho poi ideato il laboratorio di approfondimento Dai campi alle trincee. Lo sport nella Grande Guerra, proponendolo agli studenti dopo il percorso della mostra.

Negli anni del centenario mi sono occupato più volte di Prima guerra mondiale, analizzando in modo particolare l’accoglienza dei profughi di Caporetto in Emilia-Romagna. Per saperne di più sulle mie attività di ricerca storica e Public History, puoi visitare la rubrica storie della Grande Guerra.

Mostra sulla Prima guerra mondiale Oltre il fronte

Il laboratorio presso la mostra sulla Prima guerra mondiale

Il viaggio tra la fine dell’Ottocento e l’ascesa del fascismo avviene attraverso lo sport. Questo approccio completa la narrazione della mostra sulla Prima guerra mondiale con riferimenti a un elemento essenziale della cultura popolare. Lo sport mostra efficacemente le dinamiche culturali del Novecento e “aggancia” l’attenzione degli studenti. Questo veicolo tematico permette dunque di trasmettere in modo più gradevole concetti storici e metodi d’analisi.

La maggior parte delle richieste è giunta da classi terze medie e quinte superiori, data la coerenza tematica con i programmi didattici. L’esperienza del laboratorio è stata poi ripetuta presso alcuni istituti scolastici della provincia modenese.

Daniel Degli Esposti

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