Raccontare la storia della pallacanestro a Bologna è un modo per viaggiare attraverso il Novecento della città. Anche se viene spontaneo far risalire la diffusione del gioco al secondo dopoguerra, le radici della passione per la palla a spicchi affondano in un passato più remoto. Avremo l’occasione di scoprirle giovedì 21 aprile a Castelfranco Emilia nel racconto-spettacolo La nascita di Basket City. La pallacanestro a Bologna dal fascismo alla ricostruzione del dopoguerra, con narrazioni di Daniel Degli Esposti e letture di Federico Benuzzi. L’evento fa parte del programma culturale Quando lo sport fa la storia, organizzato dalla Città di Castelfranco Emilia con la nostra collaborazione.

Storia della pallacanestro a Bologna: una piccola anteprima

Il basket-ball, inventato dal professor James Naismith nel 1891, arriva in Italia nei primi anni del Novecento, ma fatica a trovare spazio. Il gioco muove i primi passi nell’ambito della ginnastica, perché lo promuove la professoressa Ida Nomi Pesciolini, che lo diffonde a Siena tra le allieve della Mens Sana (ne abbiamo parlato in questo post).

Le prime squadre maschili si affermano solo alla fine della Prima guerra mondiale e sono legate agli ambienti delle forze armate. Bologna non è fin da subito il cuore delle attività cestistiche, perché le formazioni più competitive nascono in Lombardia, a Firenze e a Roma. L’ascesa della palla a spicchi sotto le Due Torri comincia poco prima della metà degli anni Trenta, in pieno regime fascista. L’Opera nazionale balilla, incaricata di diffondere la pratica sportiva tra i bambini e tra i ragazzi, racconta così gli sviluppi del 1934.

«Il gioco di pallacanestro è così divulgato tra gli Avanguardisti bolognesi che non è certo possibile contare le squadre che si potrebbero costituire. I campionati indetti tutti gli anni hanno portato questo gioco al primissimo posto distraendo i ragazzi da giochi più pesanti, inadatti alla loro età ed alla loro costituzione fisica».

Nel volgere di pochi anni, la pallacanestro si diffonde sempre più capillarmente in città. Non la amano soltanto gli adolescenti, organizzati “militarmente” negli Avanguardisti, ma anche gli universitari. In quegli anni il regime fascista cerca di sfruttare lo sport per migliorare i corpi dei giovani in vista delle future campagne militari. Mussolini ha l’ambizione di costruire una “nazione guerriera” e mobilita tutte le risorse della società per raggiungere il suo scopo, ma l’andamento del secondo conflitto mondiale mette in luce il fallimento della dittatura. Le forze armate non sono pronte a sostenere l’impatto delle operazioni militari, segnalandosi soprattutto per le sconfitte sul campo e per diversi crimini commessi ai danni dei civili.

La rinascita del dopoguerra

Per uscire dalla crisi provocata dalle guerre fasciste, Bologna e l’Italia centro-settentrionale passano attraverso la stagione della Resistenza. Nella primavera del 1945, al momento della Liberazione, c’è una società da ricostruire e tante vite devono ricominciare da capo. Nel tempo libero, diversi giovani recuperano la passione per la pallacanestro, depurandola dalle incrostazioni della propaganda fascista e praticandola sempre più spesso.

Rinascono anche le squadre di alto livello, che si affacciano alle prime competizioni agonistiche in un’atmosfera di profonde incertezze. La Virtus è bloccata dai provvedimenti di epurazione, perché alcuni dirigenti sono accusati di aver fiancheggiato il fascismo. Ai nastri di partenza della massima serie si presenta la Fortitudo, ma il campionato ha in serbo un finale a sorpresa

Per questa, e per tante altre pagine di storia della pallacanestro a Bologna, l’appuntamento è fissato per giovedì 21 aprile. Il racconto-spettacolo inizierà alle ore 21 presso la sala Gabriella Degli Esposti della Biblioteca comunale Lea Garofalo di Castelfranco Emilia.

Il prossimo appuntamento del ciclo Quando lo sport fa la storia

Il quinto e ultimo appuntamento del ciclo Quando lo sport fa la storia, organizzato dalla Città di Castelfranco Emilia, è in programma per la serata del 1° giugno, alla vigilia della Festa della Repubblica. Il viaggio nel tempo proseguirà con il racconto-spettacolo La Repubblica del Giro. Il ciclismo nella storia italiana. L’evento si terrà alle 21 nella sala Gabriella Degli Esposti della Biblioteca comunale Lea Garofalo a Castelfranco Emilia.

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