Il 30 luglio è la Giornata internazionale dell’Amicizia. Questa ricorrenza nasce nel 2011, quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite decide di celebrare l’amicizia tra gli individui e i popoli come fondamento della pace. È dunque una data concepita per riflettere sull’importanza del rispetto, della comprensione e della solidarietà, non solo tra le persone, ma anche tra le comunità e tra i Paesi. Che cosa succede, infatti, quando questi valori vengono meno? È possibile, ad esempio, mantenere e alimentare un’amicizia in guerra?

I Governi degli Stati membri della presente Convenzione, in nome dei loro popoli, dichiarano: che, poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere poste le difese della pace.

(Preambolo che istituisce l’UNESCO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, 1946)

La Giornata internazionale dell’Amicizia 2020 al Parco Amendola di Modena

Quest’anno il Comune di Modena e Loving Amendola celebreranno la Giornata internazionale dell’Amicizia con un evento inserito nel progetto Il colore dei passaporti. Sarà una serata di storia, musica e socialità, per sentirsi vicini anche nel distanziamento fisico delle misure anti-Covid 2019.

Io porterò un contributo per illustrare il senso e le radici di questa giornata. Racconterò infatti alcune storie di amicizia in guerra, partendo da alcune domande di fondo: perché i popoli scivolano nell’odio? Chi è, davvero, il “nemico”? Cosa succede se qualcuno non vuole aggredirlo, ma desidera aiutarlo, perché vede la propria immagine riflessa in lui?

La serata di giovedì 30 luglio al Parco Amendola inizierà alle ore 19.30, con un apericena in compagnia del Coro Gospel Experience Choir. Il mio intervento inizierà alle ore 21, dopo il saluto dell’Assessora alla Cooperazione Internazionale del Comune di Modena Anna Maria Lucà. In seguito alcuni rappresentanti di popoli presenti a Modena porteranno le loro testimonianze sull’amicizia e sulla convivenza con l’Altro. La serata si concluderà con i ritmi dei Wontanara Afro Modena.

Storie di amicizia in guerra

Nella serata del 30 luglio al Parco Amendola racconterò tre storie del Novecento, per riflettere sul senso dell’amicizia in guerra. Quella di respingere l’odio e i pregiudizi è una scelta difficile, che si rivela quasi sempre decisiva per le sorti delle persone. Nel bene, perché può portare qualcuno alla salvezza, ma anche nel male, poiché rischia di compromettere chi la compie. Che cosa significa, infatti, aiutare qualcuno che il proprio Paese considera “nemico”? Perché, in alcune fasi storiche, la solidarietà tra le persone viene considerata come un “reato”?

Monumento alla "partita di Natale" in un piccolo paese vicino a Passchendaele - viaggio in Belgio Prima guerra mondiale

Questa foto, scattata da Paola Gemelli nell’estate del 2019, è un piccolo indizio sul tema della prima storia che racconterò. Sai che cos’è? Se non riesci a tenere a bada la curiosità e vuoi saperne di più fin d’ora, cerca tra i post del blog il contributo in cui l’abbiamo pubblicata, circa un anno fa…

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