Mercoledì 29 gennaio, a San Cesario sul Panaro, andrà in scena la narrazione-spettacolo Inganni di razza. Dalle discriminazioni alla Shoah. L’appuntamento è fissato per le ore 21 nella Sala grande di Villa Boschetti (Corso Libertà, 49).

La mia narrazione storica sarà arricchita dalle letture attoriali di Federico Benuzzi, che daranno voce a memorie, racconti e testimonianze. L’evento, organizzato dal Comune di San Cesario sul Panaro, si inserisce nelle celebrazioni per il Giorno della Memoria.

Le discriminazioni razziali e l’ascesa dell’odio

Inganni di razza prende le mosse dalla seconda metà dell’Ottocento, quando si sviluppa il colonialismo europeo e si forma l’antisemitismo contemporaneo. La narrazione prosegue poi nel periodo compreso tra le guerre mondiali. In quegli anni si pongono infatti le basi per giungere all’esclusione o all’eliminazione fisica delle minoranze e dei “diversi”. Nel 1935 la Germania nazista vara le leggi di Norimberga per discriminare gli ebrei tedeschi. Comincia così una nuova fase dell’antisemitismo europeo.

Nella seconda metà degli anni Trenta l’ostilità nei confronti degli ebrei divampa anche in Italia. Nel 1938 il regime fascista promulga le leggi razziali, che innescano la “persecuzione dei diritti”. Dopo l’8 settembre 1943 l’occupazione nazista fa invece scattare la “persecuzione delle vite”.

Doppia pagina dalla rivista fascista La difesa della razza, che contribuisce a diffondere la teoria del complotto ebraico, collegata ai Protocolli dei savi anziani di Sion. Tra Ottocento e Novecento questa pubblicazione, un clamoroso esempio di falso storico, diventa un best-seller, alimentando l'antisemitismo in Europa e nel mondo - Giorno della Memoria San Cesario sul Panaro

Doppia pagina dalla rivista fascista La difesa della razza, che contribuisce a diffondere la teoria del complotto ebraico, collegata ai Protocolli dei savi anziani di Sion. Tra Ottocento e Novecento questa pubblicazione, un clamoroso esempio di falso storico, diventa un best-seller, alimentando l’antisemitismo in Europa e nel mondo

L’antisemitismo e la Shoah

L’antisemitismo del regime fascista s’intreccia inoltre con i piani nazisti per un “nuovo ordine europeo”. Fino al 1941 le dinamiche della Seconda guerra mondiale sembrano infatti dare concretezza al progetto di Adolf Hitler. Tuttavia le operazioni militari si estendono e si prolungano troppo per le possibilità della macchina bellica nazista. Così, nel gennaio 1942, i gerarchi tedeschi si riuniscono a Wannsee per delineare la “Soluzione finale della questione ebraica”.

La diffusione dell’odio razziale contribuisce dunque ad alimentare le tensioni della Seconda guerra mondiale. Nel corso del conflitto milioni di persone vengono deportate nei lager nazisti. Anche gli italiani ci finiscono a centinaia di migliaia, sia come internati militari sia come prigionieri politici. L’esplosione dell’antisemitismo e gli orrori della Shoah sono spesso citati come il culmine della brutalità nazi-fascista nella Seconda guerra mondiale. Non bisogna tuttavia dimenticare che, negli anni del conflitto, tutti i “diversi” subiscono gli effetti delle discriminazioni. Questa situazione trova conferma nelle varie categorie dei prigionieri nei campi di concentramento.

I simboli assegnati alle diverse categorie dei prigionieri nell'universo concentrazionario nazista. Il triangolo giallo indica gli ebrei, quello rosso i politici, quello verde i criminali, quello blu gli emigrati, quello viola i testimoni di Geova, quello rosa gli omosessuali, quello nero gli asociali e quello marrone gli zingari. La combinazione di due triangoli esprime la coesistenza di due condizioni escludenti. Gli altri simboli indicano invece recidive e altri provvedimenti disciplinari. Foto tratta da Bundesarchiv, Bild 146-1993-051-07 / CC-BY-SA 3.0 [CC BY-SA 3.0 DE (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/de/deed.en)] - Giorno della Memoria San Cesario sul Panaro

I simboli assegnati alle diverse categorie dei prigionieri nell’universo concentrazionario nazista. Il triangolo giallo indica gli ebrei, quello rosso i politici, quello verde i criminali, quello blu gli emigrati, quello viola i testimoni di Geova, quello rosa gli omosessuali, quello nero gli asociali e quello marrone gli zingari. La combinazione di due triangoli esprime la coesistenza di due condizioni escludenti. Gli altri simboli indicano invece recidive e altri provvedimenti disciplinari. Foto tratta da Bundesarchiv, Bild 146-1993-051-07 / CC-BY-SA 3.0 [CC BY-SA 3.0 DE (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/de/deed.en)]

Il Giorno della Memoria a San Cesario sul Panaro

L’appuntamento con la narrazione-spettacolo Inganni di razza. Dalle discriminazioni alla Shoah è dunque fissato per mercoledì 29 gennaio, alle ore 21, presso la Sala Grande di Villa Boschetti. Per restare aggiornati su tutte le mie iniziative e su quelle di Paola Gemelli, ma anche per ricevere le nostre storie al minuto, è possibile iscriversi alla nostra Newsletter settimanale, in questa pagina.

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