Nella mia vita il basket è sempre stato un compagno di strada. Sono diventato prima ragazzo e poi uomo al ritmo degli allenamenti. Finché un giorno i palleggi e i passaggi si sono rivelati troppo più rapidi del mio corpo… e allora ho trovato un chiodo adatto alle mie scarpe numero 49. Smettere di giocare, però, mi ha aiutato ad approfondire un altro modo di vivere lo sport. Mentre mi tenevo in forma tra corse, pedalate e vasche, ho capito che analizzare le attività fisiche e le competizioni agonistiche mi avrebbe aiutato a capire meglio gli sviluppi delle società umane. Perché non cominciare con un caso di studio vicino alle mie esperienze? La storia del basket a Bologna mi sembrava molto adatta a una ricerca “sul campo”.

Una ricerca di lungo periodo

A dirla tutta, l’importanza sociale dello sport non mi era del tutto nuova. Avevo già cominciato a indagare le ricadute di questo fenomeno negli anni della laurea magistrale. La professoressa Patrizia Dogliani mi aveva approvato una tesi sulla storia del basket a Bologna dal fascismo all’americanizzazione. Ed ero stato molto felice di occuparmi dello sport che praticavo da quando avevo dieci anni!

Una ricerca del genere non era semplice da costruire nel bel mezzo di un percorso universitario. La sensibilità degli studiosi per le vicende dello sport italiano era infatti piuttosto recente e non illuminava tutte le discipline. Per raccontare la storia del basket a Bologna, dovevo partire dalla biblioteca sportiva del CONI. Lì ho trovato qualche libro di riferimento per non smarrirmi tra i documenti inediti sullo sport felsineo, conservati in gran numero negli scaffali dell’archivio. Mi sono stati utili anche i patrimoni della Biblioteca universitaria e dell’Istituto Parri, dove ho trovato opere a stampa e giornali sulla vita cittadina.

I tempi dell’accademia mi hanno tuttavia costretto a circoscrivere l’indagine in questi ambiti. Dopo la laurea mi è dunque rimasta la curiosità di approfondire l’importanza dello sport per lo sviluppo della vita comunitaria. Sapevo che le strategie educative e le competizioni avevano spesso inciso sulle dinamiche sociali. Indagare negli archivi delle istituzioni mi avrebbe permesso di comprendere più efficacemente le relazioni tra esercizio fisico e costruzione della cittadinanza. E poi chissà, probabilmente avrei scoperto qualcosa in più sulla storia del basket a Bologna!

Storia del basket a Bologna. Un match della Virtus Bologna nel campo della Sala Borsa, attivo nei primi anni del secondo dopoguerra. Foto da Wikimedia Commons

Un match della Virtus Bologna nel campo della Sala Borsa, attivo nei primi anni del secondo dopoguerra. Foto da Wikimedia Commons: https://it.wikipedia.org/wiki/Virtus_Pallacanestro_Bologna#/media/File:La_Virtus_in_Sala_Borsa.jpg

La storia del basket a Bologna nel mio articolo sulla rivista Clionet

Sono trascorsi ormai sei anni dalle mie prime ricerche sulla storia del basket a Bologna. In questo periodo ho avuto più volte l’occasione di approfondire l’impatto dello sport sulle istituzioni locali emiliano-romagnole. Le attività ginniche e ricreative mi comparivano sotto il naso anche mentre mi occupavo di altro: la loro natura coinvolgente e pervasiva le ha sempre rese adatte a perseguire vari scopi, anche quelli meno nobili…

Tuttavia, prima della scorsa primavera, non avevo ancora trovato un’opportunità di fissare le conoscenze in un lavoro editoriale di Public History. Lo sport deve ancora conquistarsi definitivamente una “cittadinanza storica” come prodotto della cultura di massa, anche se diversi “addetti ai lavori” si stanno accorgendo del suo fascino.

L’occasione di raccontare in sintesi la storia del basket a Bologna dal fascismo all’americanizzazione mi è arrivata grazie alla rivista Clionet. Ho quindi scritto un articolo, che è uscito insieme ai contributi del secondo volume (2018). Giocando sui diversi nomi che caratterizzarono la palla a spicchi nell’era dei “pionieri”, l’ho intitolato Cerchi, cesti o canestri? Il punto interrogativo stimola la curiosità… e (spero) anche la voglia di saperne di più! Per leggere l’articolo, puoi cliccare su questo link.

Su Allacciati le storie, invece, puoi trovare un post sull’importanza della pallacanestro per l’educazione fisica delle donne nella prima metà del Novecento, la storia del campione afroamericano Oscar Robertson e le vicende di Drazen Petrovic.

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