“E terra e acqua e vento non c’era tempo per la paura – nati sotto la stella quella più bella della pianura”. Comincia così La pianura dei sette fratelli, il brano che il gruppo The Gang ha dedicato ai sette fratelli Cervi. Versi vivi e leggeri, perfetti per avvicinare alla realtà il mito della famiglia più nota della Resistenza italiana. Tra la Grande Guerra e il fascismo quanti bambini imparano il coraggio passo dopo passo!

Non è così solo nel podere-modello di papà Cervi, nella pianura reggiana. Anche nella valle del Panaro si cresce tra i campi e le veglie, quando le stalle si riempiono di racconti. Così i fratelli Artioli e i Moscardini diventano uomini. Così cominciano a vivere le esperienze che racconterò venerdì 27 aprile a San Cesario sul Panaro insieme ai musicisti Gianluca Magnani e Mario Sehtl.

Storia e musica… un anno dopo la prima volta

Un anno fa condividevo per la prima volta la scena di San Cesario con Gianluca e Mario. Le mie parole e le loro note hanno raccontato al pubblico di Villa Boschetti le stragi naziste e fasciste della provincia modenese. Una serata carica di emozioni e significati: quando la musica e la storia procedono insieme, riemerge il legame tra il presente e il passato. L’ho notato chiaramente negli occhi di chi ricorda ancora i volti e le voci di Ermes e Giuseppe Artioli, uccisi dai fascisti perché solidali con chi aveva rifiutato la loro guerra.

storia e musica San Cesario: non c'era tempo per la paura

L’ultima immagine della conferenza-spettacolo sulle stragi naziste e fasciste (2017)

Quando l’amministrazione comunale di San Cesario ha chiesto un mio contributo per le ricorrenze d’aprile, ho sperato che si potesse riproporre la formazione del 2017. E così sarà: Gianluca alla chitarra e alla voce, Mario al violino e io alla narrazione. Pronti per raccontare un’epoca in cui non c’era tempo per la paura, perché le scelte incombevano sul quotidiano.

Individuato il tema, eccomi pronto a creare un nuovo format narrativo. Attingo alle mie ricerche su antifascismo, Resistenza e ricostruzione nella valle del Panaro per costruire la conferenza-spettacolo Non c’era tempo per la paura. Storie e musiche tra Resistenza e Costituzione.

La valle del Panaro dalla Resistenza alla Costituzione

Davvero a San Cesario “non c’era tempo per la paura”. Le campagne della Sesta zona partigiana modenese, lungo la riva destra del Panaro, assomigliavano a una cerniera di terra e acqua. Pianura e montagna, città e campagne della via Emilia, provincia modenese e territorio bolognese si univano tra Castelfranco, San Cesario e le rispettive frazioni.

Insieme a Gianluca e Mario avvicineremo le storie di ieri per capirle meglio. Perché nelle scelte estreme della famiglia Artioli si scorgono i chiaroscuri dell’umanità. E a Cà Nova, quando c’è silenzio, qualcosa sembra ancora raccontare gli spari del 17 dicembre, che spensero Gabriella Degli Esposti. E infine le bombe d’aprile, esplose quando la guerra pareva già andata, sembrano echeggiare ancora.

A chiudere il racconto saranno le sfide del dopoguerra, dalla ricostruzione materiale al rilancio morale di un’Italia distrutta. Le storie e le memorie delle “genti di Panaro” aiuteranno a capire se, come e quanto, al termine di un conflitto totale, sia stato possibile sconfiggere la fame, dando forma alle idee di pace, giustizia e libertà.

“Non c’era tempo per la paura”: appuntamento il 27 aprile!

Avrei tante altre cose da raccontare… ma finirei per rivelarti troppo della serata! Per la conferenza-spettacolo Non c’era tempo per la paura ti aspetto venerdì 27 aprile alle 21 nella Sala Grande di villa Boschetti. Perché la Public History si fa e si vive insieme.

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